Ogni anno all’approssimarsi dell’inizio della Quaresima, Roma si prepara a vivere la Liturgia Stazionale.
Sabato prossimo, 25 febbraio, la diocesi di Vicenza celebra il primo centenario del voto a Maria Regina della Pace formulato dalla comunità ecclesiale vicentina nel 1917.
Non è passato inosservato l’articolo che il Cardinale John Tong Hon, arcivescovo di Hong Kong, ha pubblicato nei giorni scorsi. L’articolo è il secondo del Cardinale, impegnato nello spiegare la difficile mediazione della Santa Sede con il governo cinese per quanto riguarda la nomina dei vescovi. L’accordo è dato per imminente, ma la realtà sembra invitare ad una maggiore prudenza.
Una visita breve ma intensa, nello stile di Papa Francesco, quella che lo stesso Pontefice farà il prossimo 27 maggio a Genova. 11 ore scandite da una serie di incontri.
È una riflessione incentrata sul programma per la santità, quella che Papa Francesco svolge alla parrocchia di Santa Maria Josefa di Castelverde. In una omelia a braccio, Papa Francesco sottolinea l’importanza di pregare i nemici, con l’obiettivo di essere perfetti come il padre, e di perdonare e di pregare, perché la preghiera è l’antidoto a quelle guerre che “cominciano in casa”.
Le violenze nelle Repubblica Democratica nel Congo, i recenti attentati in Pakistan sono oggetto del pensiero di Papa Francesco al termine dell’Angelus. Un Angelus dedicato al comandamento dell’amore, proposto da Gesù come reazione al male.
La Liturgia della Parola continua a proporci anche questa domenica il discorso della montagna. Nel brano di oggi appare per diverse volte l’affermazione: “E’ stato detto…ma io vi dico”. Si tratta di un giro di parole che veniva utilizzato tra gli ebrei per evitare di pronunciare il Nome di Dio. Ebbene, Gesù afferma: “Dio ha detto…ma io vi dico”.
Papa Francesco si recherà in visita pastorale alla Parrocchia di Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù a Castelverde di Lunghezza, quartiere nella periferia est di Roma. L’appuntamento è per il pomeriggio di domenica 19 Febbraio. È la tredicesima visita di Francesco in una parrocchia della diocesi di Roma, la seconda in poco più di un mese: il 15 gennaio scorso, infatti, ha visitato Santa Maria a Setteville, nel Comune di Guidonia. San Giovanni Paolo II incontrò questa comunità il 16 dicembre 2001: celebrò la Messa e donò alla parrocchia un prezioso crocifisso, oggi posto sull’altare, e una tela raffigurante “La Pietà”. L’attuale parroco, il trentanovenne don Francesco Rondinelli, ha assunto l’incarico solo 5 mesi fa. ACI Stampa lo ha intervistato.
C’è anche una denuncia per scomparsa tra i rapporti che la Gendarmeria Vaticana ha inviato al Tribunale dello Stato di Città del Vaticano nel corso dell’ultimo anno. Ed è forse questo il dato più eclatante del rapporto del Promotore di Giustizia Giampiero Milano. Che, in una lunga relazione nel linguaggio un po’ barocco del tribunale vaticano, tenuta nell’Aula Vecchia del Sinodo e non in Tribunale come di consueto, si limita soprattutto a spiegare le riforme, molte tra l’altro avviate già sette anni fa. Con una piccola novità: la Sezione per i reati in materia economica finanziaria, costituita da ottobre 2016 all’interno dell’ufficio del Promotore di Giustizia.
Papa Francesco ha nominato il Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 40° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica del Ghana e la Santa Sede nonché del 60° anniversario dell’Indipendenza della medesima Repubblica, in programma ad Accra nei giorni 3-6 marzo 2017.
“Tanti ancora attendono di conoscere Gesù”. Papa Francesco riceve i Chierici Mariani in occasione del loro Capitolo Generale, e ricorda il loro grande lavoro nel campo dell’Evangelizzazione.
A Padova si festeggia la Festa della Traslazione delle reliquie del Santo, detta popolarmente Festa della Lingua, il secondo momento antoniano dell’anno, dopo la solenne festa del 13 Giugno. A essere ricordato domenica sarà il ritrovamento della lingua incorrotta di Sant’Antonio oltre 750 anni fa, dopo più di trent’anni dalla sua morte.
All’inizio di ogni anno i Tribunali ecclesiastici inaugurano l’Anno Giudiziario per fare il punto della situazione e dare i dati relativi alle cause introdotte e pendenti. Quest’anno la loro inaugurazione riveste una particolare attenzione dopo la promulgazione, nel settembre 2015, della riforma voluta da papa Francesco con il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, e con la quale ha istituito, fra l’altro, un “processo più breve” davanti al vescovo diocesano, in aggiunta a quello documentale precedentemente vigente, “da applicarsi nei casi in cui l’accusata nullità del matrimonio è sostenuta da argomenti particolarmente evidenti”. “La carità e la misericordia esigono che la stessa Chiesa come madre si renda vicina ai figli che si considerano separati”, ha scritto il papa nel testo.
E' probabilmente il carcere più antico di Roma se non del mondo intero, e secondo l'agiografia cristiana medievale vi furono incarcerati San Pietro e San Paolo. E' il Carcer Tullianum, conosciuto anche come Carcere Mamertino, riaperto questa estate dopo un lungo periodo di scavi e lavori grazie al contributo dell’Opera Romana Pellegrinaggi. E’ il luogo dove probabilmente Pietro iniziò la sua missione come Capo della Chiesa, in quanto proprio qui, da prigioniero, battezzò 47 persone tra detenuti e carcerieri.
Una consulta di giovani per il Sinodo. Lo ha stabilito il vescovo Mario Toso di Faenza-Modigliana, che ha tenuto la prima riunione con i giovani della consulta lo scorso 12 febbraio. L’obiettivo? Diventare “comunicatori della fede”.
Sabato 18 febbraio a Roma, presso la ‘Domus Helena’ si svolge un incontro del progetto ‘#immischiatiascuola’, che basa la propria azione su tre principi fondamentali: “Occuparsi dei propri figli, occupandosi della loro scuola; ma occuparsi della loro scuola è allo stesso tempo lavorare per il Bene Comune. L’impegno è creare tutti i presupposti affinché docenti, personale ATA e studenti possano rendere al meglio. Questo si chiama lavorare per il Bene Comune.
La paura della diversità, la difesa della identità culturale, il senso di Roma come “communis patria”, la lotta alla violenza, e la necessaria “carità intellettuale” nel mondo dei social network.Le domande dei giovani della terza università di Roma al Papa sono queste.
È con un messaggio dove per la prima volta non compare il trittico “Tierra, Techo, Trabajo” che Papa Francesco si rivolge al Quarto Incontro dei Movimenti Popolari, che si tiene a Modesto, in California, sotto lo sguardo attento del Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Integrale, che da sempre ha organizzato questi eventi.
A 9 anni di distanza, sebbene il luogo non sia lo stesso, l’università italiana si riconcilia con il Successore di Pietro. Sono passati infatti 9 lunghi anni da quel gennaio 2007 quando 67 docenti e alcune centinaia di studenti dell’Università La Sapienza di Roma insorsero - nel senso letterale del termine - contro la visita di Papa Benedetto XVI nell’ateneo romano. Una delle pagine più brutte e illiberali - ci sia consentito dirlo - nella storia universitaria italiana.
Se è vero che, generalmente, un ordine religioso si fonda sulla volontà di un singolo uomo questo non si può certi dire per l'ordine dei Servi di Maria. Tra tutti gli ordini religiosi sorti nei primi anni del milleduecento, questo spicca non solamente per la splendida e profonda devozione alla Madonna ma in quanto gli stessi fondatori si proclamarono “in servitù” di Maria.