Che cos’è la non violenza? Non solo assenza di pace ovviamente, ma uno modo di fare politica, politica per la pace ovviamente.
Tre anni fa uno dei vatiscanisti più esperti e di lungo corso ci lasciava. Benny Lai aveva scritto di Vaticano dal 1951 fino a poco prima di morire. Tante le testate che avevano pubblicato i suoi articoli, e qualcuno era rimasto nel cassetto dei caporedattori. Ho avuto la fortuna di ereditare, insieme al collega Andrea Gagliarducci, il suo archivio. E anche i sui pezzi inediti. Come questo profilo di Madre Teresa di Calcutta, scritto dopo la morte della suora. L'omaggio per Benny è questo testo. Un omaggio anche a Santa Teresa di Calcutta.
Non c’erano le notizie urlate, le grandi contrapposizioni montate sui media. C’era il gusto della notizia, c’erano anche le fughe di documenti, ma c’era anche un senso del mestiere diverso. Cosa abbia cambiato tutto, è da capire. Forse è stata l’eccessiva spettacolarizzazione delle notizie. Forse il fatto che i giornalisti hanno preso un’altra strada, perché il mondo va più veloce e non vuole fermarsi a pensare. Oppure, più banalmente, la combinazione delle due cose. Sta di fatto che un “Vaticano sottovoce” come quello che raccontava Benny Lai sembra ormai una utopia lontana.
Domani un concerto del Coro sinodale di Mosca e il Coro della Cappella Sistina sarà un ulteriore segno del legame spirituale tra il Roma e Mosca.
Festa in Piazza San Pietro per la terza domenica di Avvento animata dagli Oratori Romani che come tradizione hanno celebra lo messa in Basilica e hanno portato i bambinelli dei presepi ad essere benedetti dal Papa.
Giovanni il Battista si trova in prigione a causa della sua coerenza di vita. Si tratta di un’esperienza che riguarda non solo Giovanni, ma che tocca tanti cristiani che anche oggi sono disponibili a perdere tutto nella vita, ma non sono disposti a rinunciare all’amore di Cristo, il vero tesoro della vita.
Un lungo discorso a braccio la cui trascrizione ufficiale è arrivata in serata dopo la revisione del Papa stesso. Francesco l’ha rivolto ai seminaristi di Molfetta ricevuti questa mattina. A loro ha consegnato il ““discorso “freddo” preparato” e poi ha iniziato dai ricordi di una suora, Bernedatta, che dalla Puglia è arrivata in Argentina a lavorava con i seminaristi. Con “due “schiaffi spirituali”, dice il Papa, sistemava le cose.
Quando un’opera d’arte antica entra a far parte della storia dell’ arte si pensa di saperne tutto. Capita spesso invece che un altro ritrovamento possa dare nuova luce e nuove informazioni.
“E’ un lavoro a volte molto faticoso, ma compiuto nella consapevolezza di fare qualcosa per gli altri, coltivando con passione la terra per garantirne i frutti, seguendo i cicli delle stagioni e affrontando i disagi dovuti ai cambiamenti climatici, purtroppo aggravati dalla negligenza umana”. Papa Francesco parla del lavoro agricolo e dell’impegno quotidiano che ogni giorno compiono contadini e agricoltori. E lo fa in Udienza ai partecipanti alla Riunione dell’Associazione Rurale Cattolica Internazionale a conclusione dei lavori, auspicando che si continui a lavorare con il Creato con tenerezza.
“Al Signore, alla Chiesa, al Regno”. Papa Francesco ribadisce la triplice appartenenza di un presbitero e lo fa durante l’udienza alla Comunità del Pontificio Seminario Regionale Pugliese “Pio XI”. Ai seminaristi, oltre 300, incontrati nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Papa chiede di tenersi lontano dal narcisismo, che impedisce di “sentirsi parte di un tutto”.
Le mani del Popolo di Milano tese verso il Papa. É il senso del logo che la Diocesi di Milano ha presentato per la visita di Francesco il prossimo marzo. Dopo essere stata annunciata, rimandata e finalmente riconfermata la vista prevede una grande messa il 25 marzo nel parco di Monza.
C’è il tessuto di un cuore in agonia nella carne che si è improvvisamente formata da un’ostia consacrata, caduta e messa in acqua. E’ avvenuto in Polonia, a Legnica, il 25 dicembre 2013. Ma è stato solo lo scorso 10 aprile che la Congregazione della Dottrina della Fede ha autorizzato il culto di quello che è stato il secondo miracolo eucaristico del millennio. Ed il secondo, come il primo, sono avvenuti in Polonia. Entrambi hanno a che fare con il cuore.
Lo Spirito Santo e il carisma del discernimento. E’ il tema su cui si è soffermato padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, per la seconda predica di Avvento, stamani nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco e della Curia romana.
E’ la tradizionale cerimonia dedicata all’illuminazione dell’albero di Natale più famoso al mondo, che quest’anno arriva dal Trentino. E il presepe, da Malta, realizzato con il coordinamento dell’artista di Gozo, Manwel Grech. Con un pensiero speciale in più. Questo Natale le offerte saranno destinate ai parrocchiani di Norcia, colpita dal terremoto.
Un “trono nobile di velluto rigamato alla cinese”. Così viene descritto nel più antico inventario della cattedrale di Magliano Sabina, ora in diocesi di Rieti, il baldacchino per la cattedra episcopale. Un raffinato oggetto d’arte oggi riportato allo splendore antico.
Da cosa si riconosce un buon sacerdote? Se sa giocare con i bambini, risponde Papa Francesco. Che nella Messa di Santa Marta prende spunto dalle parole di Gesù sull’insoddisfazione del popolo, così come “tanti cristiani insoddisfatti che non riescono a capire cosa il Signore ci ha insegnato, non riescono a capire il nocciolo proprio della rivelazione del Vangelo”. E si è soffermato sui preti insoddisfatti che “fanno tanto male”, cercano sempre nuovi progetti “perché il loro cuore è lontano dalla logica di Gesù.
Non sono più quindici le nazioni con le quali la Santa Sede non ha rapporti diplomatici. La Santa Sede ha infatti annunciato oggi che stabilirà un nunzio apostolico in Mauritania, stabilendo così relazioni diplomatiche con la Repubblica islamica del continente africano.
Cosa è il Presepe per Papa Francesco? È un “invito a far posto a Dio nella nostra società, spiega il Papa, incontrando i donatori dell’albero di Natale e del Presepe di piazza San Pietro.
Compie 25 anni la missione dell’Opera Don Orione nelle Filippine. Era l’ottobre del 1991 quando due sacerdoti orionini arrivano nel paese asiatico:
“Papa Francesco ha scelto Panama perché è qui che è cominciata l’evangelizzazione del continente”. Lo dice il Cardinale Kevin J. Farrell, prefetto del dicastero Laici, Famiglia e Vita, in uno degli incontri che si sono succeduti in questi giorni. Il prefetto del nuovo dicastero è stato infatti a Panama, per cominciare a definire il programma e i luoghi della Giornata Mondiale della Gioventù del 2019.