Nei messali più antichi appare, martedì della V settimana di Quaresima, una chiesa che non esiste più: S. Ciriaco alle terme. Il “titulus” di S. Ciriaco o di S. Quiriaco appare nei verbali dei Sinodi romani del V e VI secolo, e doveva trovarsi nella zona delle Terme di Diocleziano. Attualmente si celebra invece la stazione alla chiesa di S. Maria in Via Lata.
Monsignor Alberto Giovannetti, il primo Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York, se lo chiedeva già nel suo libro “Il Palazzo è di vetro”: perché l’enciclica Populorum Progressio di Paolo VI era stata tradotta in inglese con il termine “sviluppo” (development) e non con quello “progresso” (“progress”). Cinquanta anni dopo, la domanda se sia meglio parlare di “progresso” o “sviluppo” resta ancora attuale, e lo si nota dal Convegno sulla Populorum Progressio, il primo organizzato dal neo costituito Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Integrale dei Popoli.
Ancora un altro passo distensivo tra il Papa e la Fraternità Sacerdotale San Pio X. Francesco, infatti, ha autorizzato la Pontificia Commissione Ecclesia Dei a pubblicare la lettera inviata ai Presuli delle Conferenze Episcopali interessate circa la licenza per la Celebrazione di Matrimoni dei fedeli lefebrviani.
“La salvezza viene dalla croce ma da questa croce che è Dio fatto carne. Non c’è salvezza nelle idee, non c’è salvezza nella buona volontà, nella voglia di essere buoni… No. L’unica salvezza è in Cristo crocifisso, perché soltanto Lui è stato capace di prendere tutto il veleno del peccato e ci ha guarito lì. Ma cosa è la croce per noi? Sì, è il segno dei cristiani, è il simbolo dei cristiani. E noi facciamo il segno della croce ma non sempre lo facciamo bene, delle volte facciamo così… Perché non abbiamo questa fede alla croce. Altre volte, per alcune persone è un distintivo di appartenenza. Sta bene quello ma non solo come distintivo, come se fosse una squadra, il distintivo di una squadra: come memoria di quello che si è fatto peccato”. Lo ha detto il Papa, questa mattina, nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.
“Che cosa vuol dire, oggi e nel prossimo futuro, sviluppo integrale, cioè sviluppo di ogni uomo e di tutto l’uomo? Sulla scia di Paolo VI, forse proprio nel verbo integrare possiamo individuare un orientamento fondamentale per il nuovo Dicastero”. Papa Francesco traccia così alcune “linee guida” ai partecipanti al Convegno promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, in occasione del 50° anniversario dell’Enciclica Populorum progressio, che si è svolto in Vaticano dal 3 al 4 aprile.
La tratta di esseri umani “rappresenta uno dei più vergognosi fenomeni che sfregia la faccia della moderna umanità”. Così Papa Francesco in un messaggio alla 17^ Conferenza contro il traffico di persone, in corso a Vienna, promossa dall’OSCE.
Alle 3.32 la campana della chiesa di S. Maria del Suffragio de L’Aquila suonerà 309 rintocchi, uno per ciascuna vittima del sisma del 6 aprile 2009. Sono passati 8 anni da quel terribile giorno e per ricordare le vittime del sisma, oltre 300 morti e 1600 feriti, la comunità diocesana abruzzese ha organizzato una veglia di preghiera molto particolare.
Dal sisma del 2012 i mirandolesi celebrano la Messa in un sala polifunzionale donata dalla Caritas ma ora sanno che può iniziare il conto alla rovescia. Il Duomo - gravemente lesionato dal terremoto - inizierà entro l'estate i lavori di restauro. L'annuncio lo ha dato il Vescovo di Carpi Francesco Cavina domenica scorsa dinanzi al Papa che ha voluto recarsi a Mirandola proprio per testimoniare la sua vicinanza ad uno dei centri maggiormente devastati dal sisma del maggio di 5 anni fa. ACI Stampa ha parlato di questo incontro con il Parroco di Mirandola, Don Flavio Segalina.
“Il nucleo di senso dell’esistenza umana e con ciò il perché della storia e di ogni sviluppo diventano manifesti nel riconoscimento di Dio, come prima origine e fine ultimo di tutta la creazione".
La chiesa di S. Crisogono in Trastevere è una basilica del XII secolo, costruita sopra un’altra del V secolo. Crisogono non è un martire romano ma un importante martire di Aquileia, che sarebbe stato ucciso durante la persecuzione di Diocleziano. La sua venerazione arriva a Roma almeno nel V secolo, e questa parrocchia o “titulus” in Trastevere è conosciuta sotto questo nome almeno dal 499.
Sarà la cattedrale di Catanzaro, dopo la celebrazione ei funerali di oggi pomeriggio, ad “ospitare” le spoglie dell’arcivescovo emerito mons. Antonio Ciliberti morto sabato scorso a Roma dopo un intervento chirurgico al Policlinico “A.Gemelli”.La notizia ha lasciato “sgomenti” i fedeli della diocesi di Catanzaro-Squiillace ma anche quelli di Matera-Irsina e Locri-Gerace dove era stato Pastore. Un pastore del Sud amato dalla popolazione.
Don Ermanno Caccia è una vera e propria forza della natura. Responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Carpi, ha gestito in otto giorni due eventi straordinari per un ufficio stampa di qualsiasi diocesi. Oltre lo straordinario per una diocesi piccola come quella carpigiana che - come detto -in 8 giorni ha prima riaperto la Cattedrale alla presenza del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e poi si è presentato Papa Francesco… Ad ACI Stampa Don Ermanno ha raccontato il grande lavoro della sua squadra e suo personale.
Quattro discorsi e una omelia, con un intervento alla Conferenza internazionale della Pace organizzata dall’Università di Al Azhar: la Sala Stampa della Santa Sede ha ufficializzato il programma del viaggio di Papa Francesco in Egitto, già anticipato negli scorsi giorni da ACI Stampa.
Un comunicato dell’Elemosineria Apostolica fa sapere che “negli ultimi mesi le prime famiglie accolte ed ospitate nei tre appartamenti del Vaticano, dopo essere state aiutate a trovare i mezzi per essere indipendenti, hanno lasciato gli appartamenti ad altri tre nuclei familiari: due famiglie di religione cristiana ed una di religione musulmana, per un totale di tredici persone”.
Gesù, che giudica con misericordia, è la pienezza della legge. Papa Francesco si esprime così nella Messa mattutina a Casa Santa Marta.
“Ero forestiero e...” - Il fenomeno delle migrazioni di massa dal sud del mondo. Riflessioni a partire dalla fede nel Dio incarnato, ospite e pellegrino in mezzo a noi. Di questo si parla domai 4 aprile al Seraphicum a Roma per iniziativa della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” e dell’Istituto “Mulieris dignitatem per lo studio dell’uni-dualità uomo-donna”.
C’è una “saggezza che nasce da un’ostinata resistenza di ciò che è autentico”, scrive Papa Francesco nella Evangelii gaudium, e i 100 anni di vita del Pontificio Istituto orientale sono una occasione anche per fermarsi a riflettere su come a questa saggezza si legata la salvaguardia e la pace sulla terra.
Gratitudine. E’ la parola chiave che il Vescovo di Carpi Francesco Cavina ripete appena salutato il Papa all’eliporto di San Giacomo di Roncole. In questa intervista ad ACI Stampa il presule traccia un bilancio a caldo della visita di Francesco a Carpi.
È durato un’ora e dieci l’incontro di Papa Francesco con il clero di Carpi. Il Papa è arrivato dieci minuti in anticipo rispetto al tempo previsto, alle 14,50 secondo quanto comunicato dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Un paese ferito, esteriormente e internamente, che però ha reagito con forza d’animo e spirito evangelico. Ed è proprio quella forza d’animo cui Papa Francesco si appella, incontrando i terremotati di Mirandola per un breve discorso prima di rientrare in Vaticano.