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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco nomina il nunzio in Mozambico sostituto della Segreteria di Stato

Papa Francesco con l'arcivescovo Pena Parra, nuovo sostituto della Segreteria di Stato, in uno degli incontri dell'anno passato

Il nuovo sostituto della Segreteria di Stato vaticana è un diplomatico, non italiano, che si è fatto le ossa nei ranghi della diplomazia vaticana per diversi anni e che conosce anche la macchina della Segreteria di Stato. Dopo due mesi di vacanza, Papa Francesco ha scelto il nuovo sostituto nella persona dell’arcivescovo Edgar Pena Parra, venezuelano, finora nunzio apostolico in Mozambico. È il primo sudamericano a ricoprire l'incarico. 

Nato a Maracaibo (Venezuela) il 6 marzo 1960, l’arcivescovo Pena Parra è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede l’1 aprile 1993, e ha prestato successivamente la propria opera nelle Rappresentanze Pontificie in Kenya, Jugoslavia, presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, nelle Nunziature Apostoliche in Sud Africa, Honduras e Messico.

È stato nunzio apostolico in Pakistan dal 2001 al 2014, ed è nunzio apostolico in Mozambico del 21 febbraio 2015.

Parla spagnolo, italiano, inglese, francese, portoghese e serbo-croato.

Da quando l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, sostituto dal 2012, era stato creato cardinale nel concistoro del 28 giugno e nominato prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco non aveva nominato il suo successore. Lo fa alla vigilia del viaggio in Irlanda per la Giornata Mondiale delle Famiglie, ma il nuovo sostituto non dovrebbe fare parte del seguito papale del viaggio come è sempre successo, perché prenderà possesso dell'incarico a partire dal prossimo 15 ottobre, secondo il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. 

Il nuovo sostituto è chiamato anche a portare avanti la transizione verso la riforma della Curia che necessariamente tocca la Segreteria di Stato. Papa Francesco ha infatti stabilito la Terza Sezione della Segreteria di Stato, a fianco della Prima Sezione per gli Affari Generali e la Seconda Sezione per le Relazioni con gli Stati.

Questa Terza Sezione altro non è che l’elevazione di rango dell’Ufficio delle Rappresentanze Pontificie, che si occupava dei nunzi di tutto il mondo. Sebbene legato alla Seconda Sezione perché si occupava di funzionari diplomatici, l’Ufficio era sotto la Prima Sezione della Segreteria di Stato, in quanto si trattava soprattutto di un ufficio di gestione del personale.

Sono passate alla Terza Sezione competenze che riguardavano la Prima: la proposta delle terne dei possibili nunzi, così come le proposte di avanzamento o le concessioni di permessi e la formazione permanente. Il tutto va ancora organizzato al meglio, se si pensa che solo da poco la Terza Sezione, guidata dall’arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, ha avuto nuovi locali, benedetti tra l’altro da Papa Francesco durante la sua visita in Segreteria di Stato il 27 marzo 2018.

Sarà questo uno dei nodi da risolvere da parte del nuovo sostituto, in attesa di vedere come la sua figura sarà delineata nella nuova Costituzione Apostolica che regola uffici e funzioni della Curia, intitolata provvisoriamente “Praedicate Evangelium.”

Il Sostituto resta comunque uno dei collaboratori più vicini al Papa, che si rapporta a lui su un numero vario di questioni, a cominciare da quelle di governo. Dal 1831 ad oggi, ci sono stati 20 sostituti di Segreteria di Stato. Sebbene non si tratti di un incarico diplomatico, i sostituti sono stati generalmente scelti tra il personale diplomatico.

L’ultimo sostituto a non venire dai ranghi della diplomazia pontificia era Alfredo Ottaviani, che ricoprì l’incarico dal 1929 al 1935. Ottaviani fu poi creato Cardinale e messo a capo della Congregazione del Sant’Uffizio.

Fu Giovanni Paolo II a scegliere i primi sostituti non italiani: lo spagnolo Eduardo Martinez Somalo ricoprì l’incarico dal 1979 al 1988. Dopo di lui, per un anno, l’australiano Edward Idris Cassidy fu scelto per svolgere il compito di numero 2 della Segreteria di Stato. Dal 1989 al 2000, l’incarico fu ricoperto da Giovan Battista Re, italiano, e quindi dal 2000 al 2007 fu l’argentino Leonardo Sandri ad essere nominato sostituto: fu lui che diede l’annuncio della morte di San Giovanni Paolo II.

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