Napoli, 06 August, 2018 / 4:00 PM
La sofferenza, alle volte, è la via tracciata per arrivare a Dio: dolore, persecuzioni, afflizioni, malattie. Queste situazioni sono imprevisti che capitano nella vita di tutti i giorni. E di queste prove la vita di don Dolindo Ruotolo (1882-1970) ne è stata sempre piena.
Sacerdote della diocesi di Napoli fu sempre provato da tante difficoltà che superò con l'abbandono fiducioso nelle mani del Padre ed una costante vita di preghiera e di raccoglimento spirituale.
Nato in una buona famiglia partenopea presto conobbe il dolore e la perdita della sicurezza economica.
Entrato nella scuola apostolica della Congregazione della Missione, fu ordinato sacerdote vincenziano il 24 giugno 1905 a Molfetta e qui iniziò il lungo cammino della sua personale santità. Per differenti contrasti, a causa dei suoi studi biblici, fu secolarizzato e dopo una lunga parentesi riammesso al sacerdozio. Era il tempo della polemica modernista che richiedeva alla Chiesa una costante vigilanza negli studi, in tale settore.
Questo tempo fu per lui la prova purificatrice che accettò in spirito di unione a Dio per i suoi imperscrutabili disegni. Mai si ribellò difronte a quanto gli accadeva, ma accettò tutto in spirito di obbedienza e per amore alle anime, tanto da venire, definitivamente, riabilitato il 17 luglio 1937.
D'ora in avanti la sua esistenza fu spesa per le anime della diocesi di Napoli, nella quale fu incardinato, in qualità di coadiutore nella Chiesa di San Giuseppe dei Nudi.
Lo stesso suo nome sta a significare dolore e gli fu dato dal padre per uno strano intuito. In vita fu ricordato come un uomo di santa vita e molte persone acclamano le sue virtù in tanti casi a cui si affidavano al sacerdote napoletano. Tra le tante cose inspiegabili che di lui si raccontano, vi è ancora oggi una cartolina che il sacerdote nel 1965 inviò in Polonia e nella quale aveva predetto l'elezione di un Pontefice polacco, alla guida della Chiesa. Di questa vi è prova ufficiale. E nel 1978 venne eletto San Giovanni Paolo II, proprio da quella nazione
Il suo corpo riposa sepolto nella chiesa di San Giuseppe dei Vecchi a Napoli.
Servo di Dio, attualmente è in corso la causa di canonizzazione.
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