Roma, 30 June, 2018 / 10:00 AM
E’ tempo di estate e in molte località turistiche iniziano ad arrivare uomini, donne e bambini per un periodo di vacanze. E sono tanti le diocesi che si preparano ad accoglierli con una serie di iniziative e con un programma di celebrazioni eucaristiche che tengono conto delle necessità dei vacanzieri.
“La nostra comunità vi accoglie a braccia aperte e vi augura di trascorrere qui, in mezzo a noi, giorni sereni, contemplando la natura e l’arte che rendono ricco e bello tutta la terra del Salento”, scrive in un messaggio l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia.
Il vescovo Seccia sottolinea che i giorni di riposo “possono diventare gioiosa esperienza di fede. La vacanza è un tempo favorevole nel quale ciascuno, avendo sospeso i ritmi quotidiani degli impegni familiari e lavorativi, può riscoprire la mano di Dio che agisce
sempre in una perenne azione creativa”.
Solo così, sottolinea il presule salentino, in “un atteggiamento di lode e di ringraziamento,
mentre contempliamo la bellezza della natura e offriamo riposo al nostro corpo, il Signore ci farà dono di quegli spazi di vita che spesso purtroppo ci mancano: il silenzio, la meditazione, l’ascolto e - perché no? - l’attenzione generosa alle persone che fanno parte della nostra vita e che ogni tanto ci capita di trascurare”.
E infine un invito “anche se in vacanza” a non dimenticarsi dei poveri, perché “essi non hanno la possibilità di godere nemmeno di un giorno di riposo: meritano il nostro affetto, la nostra amicizia, la nostra solidarietà”.
Uno spazio, quello estivo, da dedicare alla lettura, alla meditazione, alla preghiera mettendo “un po’ di ordine nella stanza del cuore, fare qualche visita ad una persona sola, o ricostruire relazioni che, nel tempo, forse si sono sfilacciate”, scrive il vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, mons. Giuseppe Giudice che invita a “trovare spazi adeguati contro la dittatura del non ho tempo”.
“Noi soli – dice – allontanandoci dal chiasso, dalla confusione, dai luoghi dove, illudendoci di riposarci, diventiamo sempre più folle di solitudini, entrando in una movida che rovina
l’anima. Ecco il mio augurio per il tempo estivo: andare in disparte con Gesù per recuperare energie spirituali ed evitare che, schiavi delle cose, non si ha più neanche il tempo di mangiare”.
E sempre il vescovo Giudice questa settimana ha voluto inviare un messaggio ai lavoratori stagionali in vista della stagione conserviera. Un “biglietto di saluti e di auguri” a chi, “nella nostra terra, conosciuta nel mondo anche per il pomodoro San Marzano, inizia la stagione della lavorazione dell’oro rosso. So bene che oggi tanti pomodori provengono da altre terre, e San Marzano è quasi solo un simbolo, ma nel nostro territorio il lavoro per la trasformazione è ancora presente e forte”.
“Sono tanti gli stagionali - aggiunge il vescovo di Nocera Inferiore - li vedo in fila con colori diversi dinanzi ai luoghi della lavorazione; un popolo quasi sconosciuto e invisibile che, nel tempo delle vacanze, va a lavorare per arrotondare il salario della famiglia, per gestire qualche situazione, per saldare qualche debito, per evitare una disoccupazione perenne e mettere qualche cosa da parte, quando è possibile, per stagioni più magre; o per soddisfare qualche desiderio personale”.
Per il presule questi lavoratori e lavoratrici “sono una ricchezza per il nostro territorio e una
possibilità per le famiglie”.
Non mancano iniziative varie nelle diocesi italiane, sempre con al centro la persona. Lunedì scorso, a Carpi, l’inaugurazione della Cittadella della Carità intitolata ai coniugi Odoardo Focherini. Un momento di “sentita condivisione” fra le tante “anime” del territorio, per un’opera che nella prossimità alla comunità locale e ai suoi bisogni trova “la sua vocazione”, sottolinea la diocesi guidata dal vescovo Francesco Cavina.
Nella diocesi di Latina-Priverno-Sezze, il vescovo Mariano Crociata ha annunciato che dal prossimo settembre nelle parrocchie pontine entrerà in vigore una nuova regola per il catechismo dei ragazzi: il periodo del “discepolato” sarà solo di un anno anziché gli attuali due; al termine inizieranno i due anni di catechismo per la Cresima. Una decisione temporanea – fa sapere il presule - presa nell'attesa che sia definito il progetto “ZeroDiciotto”, con cui prendersi cura dei giovani da zero a 18 anni d'età insieme alle loro famiglie, che tra l'altro comprenderà anche una nuova configurazione del catechismo per la Prima comunione e la Cresima.
Nel Triveneto l’esortazione apostolica "Amoris laetitia" è stata il cuore delle giornate formative della commissione regionale per la pastorale della famiglia e la vita presieduta dal vescovo Giuseppe Zenti di Verona.
Intanto si avvicina il momento di incontro dei giovani italiani con Papa Francesco a Roma l’11 e il 12 agosto prossimo. Per questo evento molto atteso in tutte le diocesi è stato preparato l’inno ufficiale. Intitolato “‘Siamo Qui!'. Proteggi Tu il mio cammino”, l'inno è stato scritto, come avevamo annunciato nelle settimane scorse, dall'Istituto diocesano di
Musica e Liturgia di Reggio Emilia-Guastalla, diretto dal Maestro Giovanni Mareggini. Il testo è un'invocazione di protezione verso i pellegrini, quelli che percorreranno la strada per arrivare a Roma, ma anche tutti coloro che attraversano la vita cercando di dirigere al meglio i propri passi.
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