Roma, 27 June, 2018 / 4:00 PM
Il presidente di Missioni Don Bosco, Giampietro Pettenon, è in Amazzonia per incontrare le comunità affidate ai salesiani e pubblica un diario di viaggio per la famiglia salesiana nel mondo.
“Stiamo andando alla periferia del mondo e sembra di essere nel paradiso terrestre.Lungo il percorso vediamo numerose comunità indigene nei piccoli villaggi In tutti spiccano in mezzo al verde la cappella e l’edificio scolastico. Siamo sbarcati a Manaus, capitale dell’Amazzonia, dopo un lungo viaggio da Torino”, inizia il salesiano il suo report di viaggio.
La nostra destinazione è proprio una di queste: Iauaretê, all’estremo confine occidentale del Brasile, di fronte al confine con la Colombia. Per avvicinarci alla nostra meta dobbiamo prendere un altro volo aereo, fino a Sao Gabriel de Cachoeira (cachoeira significa “cascata”). A Sao Gabriel si arriva solo per via fluviale risalendo il Rio Negro, con il battello in tre giorni di viaggio, oppure con l’aereo che la collega a Manaus due volte la settimana. Sao Gabriel è l’ultima, o la prima, cittadina indigena di questo immenso territorio pieno d’acqua e di vegetazione lussureggiante. Anche a Sao Gabriel ci sono i salesiani, e ci sono da ben 103 anni. Sono infatti arrivati nel 1915. La cittadina si sviluppa intorno al nucleo storico di edifici che furono il collegio salesiano, la sua grande chiesa, che oggi è la cattedrale della diocesi. I primi vescovi erano tutti salesiani, perché questa parte dell’Amazonia – la regione dell’alto Rio Negro – è stata conformata dalla presenza dei figli di Don Bosco”, continua ancora il presidente.
"Come ci ricorda il nostro caro papa Francesco, la chiesa non è una Ong, e non lo sono nemmeno i salesiani. Educazione ed evangelizzazione sono per noi salesiani come le due mani della mamma che si prende cura del suo bambino. Forse c’è una mamma che sarebbe disposta a rinunciare ad una sua mano ritenendola superflua? Così per i salesiani le due dimensioni vanno sempre insieme compenetrandosi e fondendosi insieme in quella che chiamiamo “spiritualità del quotidiano”. Alle ore diciassette, dopo undici ore di viaggio siamo finalmente arrivati a destinazione, con una bella ora di anticipo sulle migliori previsioni. Ci è proprio andata bene, quest’oggi. Sulla riva ad accoglierci, avvisati del nostro prossimo arrivo dal solerte don Roberto e, organizzati dalle bravissime suore Figlie di Maria Ausiliatrice, ci sono i bambini e ragazzi dell’oratorio con palloncini, striscioni, musica e danze. Una accoglienza trionfale”, conclude il primo report Pettenon.
Per leggere il diario di viaggio integrale, cliccare sul sito di Missioni Don Bosco https://news.missionidonbosco.org/da-manaus-a-Iauaretê-passando-per-sao-gabriel-decachoeira.
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