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Un servizio di EWTN News

Governare per Congregazioni; la storia della Curia Romana e il rapporto con i Papi

Non tutti sanno che cosa sono le Congregazioni della Curia romana, come nascono e perchè e quale sia stata e sia ancora oggi la loro importanza per il governo della Chiesa, per l’esercizio della pastorale, e in definitiva per la cura delle anime.

Un periodo in cui i media parlano spesso di “riforma della Curia”, sappiamo davvero cosa è la Curia?

Un contributo alla conoscenza di questa realtà che segna la storia è stata la giornata di  studio organizzata dalla Pontificia Università Gregoriana lo scorso 16 aprile. Governare per Congregazioni. La Curia papale tra pratiche istituzionali e logiche informali dal XVI al XVII secolo.

Molti i temi affrontati a cominciare dalla presentazione di cosa c’era prima delle Congregazioni. Silvano Giordano professore di Storia della Chiesa alla Pontificia facoltà teologica Teresianum di Roma e docente alla Pontificia Università Gregoriana ha spiegato che l'istituzione delle congregazioni cardinalizie si colloca all'interno del processo di trasformazione della Chiesa che inizia con il concilio di Costanza e si prolunga fin verso la fine del XVII secolo e si intreccia con la formazione del moderno Stato ecclesiastico. I cardinali, ai quali i Papi hanno di fatto limitato la partecipazione autonoma all'esercizio del potere, sono stati inseriti in un movimento che non si è limitato a sanare abusi, ma che ha portato alla elaborazione di un modello di Chiesa sostanzialmente nuovo.

A cominciare dalla Congregazione dell’Inquisizione di cui ha parlato Herman Heinrich Schwedt, archivista tedesco che ha illustrato il passaggio dal declino del cardinalato al momento in cui nel 1542 Papa Giulio III poteva creare nella una commissione cardinalizia senza temere un possibile scisma. La commissione, poi Congregazione dell’Inquisizione, non era progettata come organo duraturo, o simile a quelle esistenti a Venezia, Firenze.

In un gioco di potere e contro potere rispetto al Papa la Inquisizione sotto Innocenzo XI la si mutò in un controgoverno.  Schwedt  afferma che “verso il 1960, visto il debole governo di Giovanni XXIII, il S. Offizio uscì con varie mosse solitarie, motivo per Paolo VI di mediatizzare e degradare la Congregazione sottomettendola alla supervisione della Segreteria di Stato”.

Della Congrgazione del Concilio ha parlato Benedetta Albani ricercatrice presso l’Istituto Max-Planck per la Storia del Diritto Europeo dove, dal 2015, dirige il Max-Planck Research Group “Governance of the Universal Church after the Council of Trent” che studia la nascita e lo sviluppo di forme di governo globali nella Chiesa post-tridentina attraverso l’esempio della Congregazione del Concilio.

La Albani ha presentato la forma e il compito di questa Congregazione ormai soppressa. Maurizio Sangalli  docente di Storia moderna, presso l'Università per stranieri di Siena ha presentato la Congregazione dei vescovi e regolari, e  attraverso un'analisi delle carte, anche sotto il profilo storico-archivistico, ha ricostruito il modus operandi della congregazione.

Interessante la storia di Propaganda Fidae di Giovanni Pizzorusso, professore di Storia Moderna e Storia delle Americhe in età moderna all'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara.  Con un quadro della  struttura interna e delle competenze della Congregazione de Propaganda Fide e della sua funzione giurisdizionale delle missioni su scala mondiale.

A Massimo Carlo Giannini, professore associato di Storia moderna all'Università degli Studi di Teramo il compiti di illustrare le origini della Congregazione dell'immunità ecclesiastica (1626) e dei suoi rapporti con altri centri di potere curiale, a cominciare dalle Congregazioni del Concilio e dei vescovi e regolari.

Spazio anche alle sconosciute congregazioni di Francia che  Olivier Poncet professore di Storia delle istituzioni e delle fonti d'archivio dell'età moderna all'Ecole de Chartes di Parigi, conferma non essere una istituzione fantasmatica. “ Le congregazioni di Francia - spiega- hanno avuto un ruolo importante nella Curia del loro tempo e sono un illustrazione esemplare di cos'è un governo informale nella Curia romana della prima età moderna”.

Si è spesso parlato di centralismo papale. In che misura le Congregazioni rientrano in questo grande disegno di centralizzazione?

Ma l’immagine molto ideologica di una Curia come strumento immobile è non solo da smentire, ma da capovolgere, mostrando la plasticità di questa realtà. 

Lo scopo del Convegno era rilanciare lo studio delle congregazioni e della curia romana su basi più problematiche e aperte a interrogativi nuovi e con una grande attenzione documentaria.

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