Roma, 20 March, 2018 / 12:00 AM
«Salesiani per il sociale è una casa salesiana senza muri. Se nel 1993 non ci fossimo dotati di questo strumento civilistico non avremo ricevuto tutti i frutti maturati in questi anni». Lo ha detto il Superiore della Regione Salesiana “Mediterranea” Don Stefano Martoglio, aprendo i lavori - venerdì scorso - dell’Assemblea ordinaria 2018 di Salesiani per il Sociale. Una settantina i partecipanti alla riunione in rappresentanza degli enti che costituiscono la Federazione.
«Questa realtà ha dimostrato – ha aggiunto Don Martoglio celebrando i 25 anni di Salesiani per il Sociale - di saper durare negli anni per il suo modo di operare ma soprattutto per il suo metodo che mette in relazione persone con gli stati di vita più diversi e tutto questo in linea con lo spirito del Concilio Vaticano II».
Nata il 9 luglio 1993, la Federazione conta oltre 80 enti no-profit, tutti ispirati e guidati dalla passione educativa di San Giovanni Bosco. Un’associazione pioniera nell’aver creduto da subito nel grande valore dell’obiezione di coscienza (oggi Servizio Civile) e che in questi mesi si prepara ad affrontare con coraggio il nuovo assetto associazionistico introdotto con la Riforma del Terzo Settore.
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