Roma, 15 March, 2018 / 2:00 PM
“Siate come piccole api spirituali, le quali non portano nel loro alveare altro che miele e cera. La vostra casa sia tutta piena di dolcezza, di pace, di concordia, di umiltà e di pietà per la vostra conversazione”. I Gruppi di preghiera di Padre Pio si fondano sulle parole del Santo di Pietrelcina. Perché ai fedeli che andavano da lui, Padre Pio raccomandava di pregare.
I Gruppi si riuniscono periodicamente (circa una volta al mese, sempre nello stesso giorno) pregano in comune, partecipano alla Messa, meditano sulle Sacre Scritture. Il cammino spirituale di ciascun gruppo è affidato a un sacerdote che lo guida con l’approvazione del proprio Vescovo.
Ma come nascono i gruppi di preghiera dedicati a Padre Pio? Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, Papa Pio XII chiese di pregare per la pace, per l’unità e per la salvezza del mondo. San Pio mise in atto questo desiderio del pontefice chiamando attorno a sé i suoi figli spirituali e tutti i fedeli che ogni giorno accorrevano a San Giovanni Rotondo. Il suo esempio venne seguito in moltissimi paesi italiani ed europei.
Tutti i Gruppi di Preghiera si fondano su alcuni principi generali ispirati alla spiritualità francescana di Padre Pio (Proemio dello Statuto): l’adesione completa alla dottrina della Chiesa Cattolica, guidata dal Papa e dal Vescovo; la preghiera con la Chiesa, per la Chiesa e nella Chiesa; partecipazione alla liturgia e ai sacramenti in comunione con Dio; carità destinata alla cura e al sollievo dei sofferenti e dei bisognosi, come esempio concreto della carità verso Dio. Tutti i componenti dei Gruppi di Preghiera possono considerarsi “Figli spirituali di Padre Pio” come da tradizione. “Vivai di fede, focolai d’amore, nei quali Cristo stesso è presente ogni volta che si riuniscono per la preghiera e l’agape fraterna sotto la guida dei loro Pastori e Direttori spirituali” così li ha definiti il Fondatore San Pio da Pietrelcina, il 5 maggio 1966.
La Casa Sollievo della Sofferenza guida ed assiste i Gruppi di Preghiera che attualmente sono presenti in tutto il mondo. Oggi sono riconosciuti grazie ad uno Statuto approvato dalla Santa Sede ed entrato in vigore il 4 maggio 1986.
In che modo si può formare un gruppo di preghiera? Per formarlo è necessario: individuare un sacerdote che sia Assistente Spirituale del gruppo, contattare il Vescovo della diocesi di appartenenza per ottenere l’approvazione della nomina dell’Assistente Spirituale e della costituzione del nuovo Gruppo e nominare un animatore del Gruppo, un vice animatore e un segretario, infine compilare il Modulo di Iscrizione ed inviarlo presso il Centro Internazionale dei Gruppi di Preghiera di San Giovanni Rotondo. Tutto questo è possibile andando sul sito ufficiale www.operapadrepio.it
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