Città del Vaticano , 08 March, 2018 / 10:41 AM
“Egli ci chiama, affinché usciamo dal nostro “io” e ci rivolgiamo al “tu”. Questo “tu” è la persona concreta del bisognoso, di chi ha necessità della vicinanza degli uomini e della vicinanza di Dio. E su questo vogliamo sensibilizzare anche i giovani che si preparano al sacerdozio”.
Così il Papa ha salutato i rettori dei seminari di lingua tedesca che partecipano ad una conferenza Roma.
“Come persone umane e come sacerdoti confidiamo nel patrimonio delle nostre esperienze” ha spiegato il Papa e però “dobbiamo riconoscere che stanno nascendo nuove e diverse forme culturali che non rientrano nei modelli a noi noti.”
Spogliarci delle abitudini vecchie e volgere” lo sguardo verso Gesù che ha sofferto, è morto ed è risorto”. Ovviamente, dice il Papa “le vocazioni noi non le possiamo creare. Possiamo, invece, essere testimoni della chiamata di Dio misericordioso rivolta a noi. Al tempo stesso, tutti noi siamo sempre chiamati anche ad una comunità più grande, quella dei kyriakoi, coloro che appartengono al Signore”.
E il Papa Ha concluso affidando i “candidati al sacerdozio dei Paesi di lingua tedesca alla Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa".
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