Città del Vaticano , 03 February, 2018 / 11:00 AM
E’ un marchigiano coriaceo e verace il Cardinale Antonio Maria Vegliò che oggi compie 80 anni ed esce così dal novero dei porporati con diritto di voto in un futuro conclave.
Ordinato presbitero nel 1962, ha conseguito la licenza in filosofia e teologia, e ha ottenuto il dottorato in diritto canonico per poi specializzarsi presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica. Così è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede, lavorando in Perù, Filippine e Senegal.
Nei primi anni ’80 ha lavorato in Vaticano nel Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa.
Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato nel 1985 Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone, elevandolo ad Arcivescovo titolare di Eclano. Nel 1989 viene trasferito in Africa dove rappresenta la Santa Sede in Senegal, Guinea-Bissau, Capo Verde e Mali. Nel 1997 è Nunzio Apostolico in Libano e Kuwait.
Rientra in Vaticano nel 2001, quando Giovanni Paolo II lo nomina Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali.
Papa Benedetto XVI nel 2009 lo promuove Presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale dei Migranti e degli Itineranti. Lo stesso Benedetto XVI lo crea cardinale di Santa Romana Chiesa nel concistoro del febbraio 2012, assegnandogli la diaconia di San Cesareo in Palatio.
Con la creazione del nuovo Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale dal gennaio 2017, cessa il suo incarico come Presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale dei Migranti e degli Itineranti.
Da oggi il numero dei cardinali elettori in un futuro conclave scendono a 119.
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