Città del Vaticano , 08 January, 2018 / 12:04 AM
L’ultima domenica del mese di gennaio Roma da secoli celebra la festa della traslazione dell’Icona della Salus Populi Romani. Quest’anno sarà Papa Francesco a celebrare la messa alle 9 di mattina nella Basilica di Santa Maria Maggiore per celebrare questo anniversario.
La immagine della Salus Populi romani ha una storia antica e bellissima. L’icona si chiama “la Madre di Dio di Lidda” ma tutti la conoscono come "Madonna di Roma o Salus Populi Romani”.
La tradizione la riporta al tempo apostolico, quando Pietro e Giovanni ebbero convertito una grande folla a Lidda in Palestina, vi eressero una chiesa consacrata alla Madre di Dio. Chiesero poi a Maria di visitare quella chiesa, ma la Madre di Dio rispose: "Andate con gioia, perché io sarò con voi!”.
La tradizione racconta che gli Apostoli arrivarono alla chiesa di Lidda, trovarono su una delle sue colonne un'immagine della Madre di Dio, miracolosamente fatta "senza mano d'uomo". Più tardi, la Vergine in persona visitò questa chiesa: benedisse l'immagine e le conferì la grazia di compiere miracoli. San Luca Evangelista vuole la Tradizione, che ricopiasse questa immagine facendone copia.
Durante il periodo iconoclasta Fu San Germano a proteggere l’immagine affidandola al Papa San Gregorio Magno, ma attraverso il mare, e miracolosamente l'icona arrivò fino a Roma. San Gregorio, avvertito da un sogno, la ricevette col clero, in preghiera, sulla riva del Tevere. Quando il Papa ebbe terminato la preghiera, l'icona si sollevò e venne a posarsi tra le sue mani. Fu portata in processione fino a San Pietro, e lì esposta alla venerazione dei fedeli.
Il miracolo più grande avvenne nel XVI secolo. Roma era invasa dalla peste il Papa San Pio V portò in processione l’icona fino a San Pietro. Prima di arrivare alla Basilica ci fu un grande prodigio luminoso nel cielo: tutto il popolo lo vide distintamente. Il Papa comprese che la peste sarebbe presto finita come di fatto accadde da lì a poco tempo.
L’Icona servì da modello a parecchie icone italiane fino al secolo XV, e venne interpretata ancora più tardi dagli artisti del Rinascimento.
L’Icona è anche la più antica immagine della Vergine conosciuta in Cina perché portata dai primi padri missionari che erano Gesuiti. Copie si trovano in Russia e in Etiopia, diffusa soprattutto dai Gesuiti, che la facevano riprodurre per le Congregazioni Mariane.
Per questa icona il Papa Paolo V fece costruire nel 1611 una bellissima cappella a Santa Maria Maggiore. Papa Pio XII le rese omaggio, quando proclamò il dogma dell'Assunzione nel 1950.
Papa Francesco ha un speciale devozione per l’immagine, tanto che è stata la meta della prima usciata appena eletto e tappa fissa alla partenza e all’arrivo di ogni viaggio internazionale.
Domenica 28 quindi l’appuntamento è nella Basilica di Santa Maria Maggiore, alle 9 per la Santa Messa in occasione della Festa della traslazione dell’icona della Salus Populi Romani. Il cardinale Stanisław Ryłko arciprete della Basilica nel giorno degli auguri alla Curia Romana ne aveva parlato con Papa Francesco rinnovando l’invito per la celebrazione che il Papa ha deciso per la mattina.
Nel calendario delle celebrazioni liturgiche di gennaio e febbraio anche gli appuntamenti consueti: il 25 gennaio nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, per la Solennità della Conversione di San Paolo alle 17.30 la celebrazione ecumenica dei Secondi Vespri per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
A Febbraio, venerdì 2 alle 17.30 nella Basilica Vaticana, nella Festa della Presentazione del Signore il Papa celebra la Santa Messa con i membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita apostolica per la XXII Giornata Mondiale.
Mercoledì delle Ceneri il 14 febbraio con la celebrazione a Santa Sabina preceduta dalla processione che parte da Sant’ Anselmo all’ Aventino. Poi come trazione dal 18 al 23 febbraio gli esercizi quaresimali ad Ariccia.
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