Città del Vaticano , 07 December, 2017 / 2:00 PM
Un dono particolare quello di Denis Zvizdić, Presidente del Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina al Papa.
Nella udienza di questa mattina il presidente ha donato a Francesco una copia del documento del 1189 con il quale Ban Kulin, il reggente del Regno di Bosnia, stipulava un trattato commerciale con la Repubblica di Dubrovnik . Il testo segna la nascita della nazione Bosniaca e le copie originali sono propria Dubrovnik e a San Pietroburgo.
Una udienza di circa 15 minuti con l’interprete, un seguito di 4 persone.
"Nel corso dei cordiali colloqui- si legge nella nota della Sala stampa della Santa Sede- è stata espressa soddisfazione per le buone relazioni bilaterali e ci si è intrattenuti su alcuni temi d’interesse comune, relativi al contesto internazionale e regionale, e in particolare sul percorso di integrazione del Paese nell’Unione Europea e sulle sfide che esso si trova ad affrontare, tra cui quelle riguardanti lo sviluppo economico e la crescita dell’occupazione. Nel prosieguo della conversazione si è fatto un particolare cenno alla condizione della Comunità cattolica nel Paese. Infine, si è espresso l’auspicio che si possa consolidare il clima di coesistenza pacifica fra tutte le componenti della società.
“ La Bosnia ha tanto da dare all’ Europa, ha detto il Papa, e deve salvaguardare la sua storia”.
E questo anche dopo aver ricevuto in dono un altro libro con 1800 cartoline del XIX- XX secolo con la storia delle tradizioni e anche della gente feste religiose: “ la base per la vita della Bosnia- Erzegovina di oggi”, ha detto il presidente.
Il Papa ha donato a Zvizdić il medaglione con l’ulivo della pace. “ La pace ci serve- ha detto il presidente- lo terrò sulla scrivania del mio ufficio con orgoglio”.
Denis Zvizdić si è successivamente incontrato con l’Em.mo Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, accompagnato da Mons. Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Il presidente parlando con i giornalisti ha detto che "Papa Francesco è la persona che comprende molto bene la situazione e le relazioni in Bosnia ed Erzegovina. In tutti i suoi messaggi il Papa ha menzionato molte volte la Bosnia ed Erzegovina. E avendo in mente il il discorso al Parlamento europeo, ha sottolineato che l'attenzione dell'Europa dovrebbe rimanere nei Balcani occidentali. L'integrazione europea della Bosnia ed Erzegovina significa pace e stabilità, la prosperità economica e l'integrazione europea sono la cosa più importante per i cittadini bosniaci e specialmente per i giovani".
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