Roma, 25 November, 2017 / 10:00 AM
Grande festa oggi per la diocesi di Matera-Irsina che parteciperà all’ordinazione episcopale di mons. Rocco Pennacchio, nominato arcivescovo a Fermo. Sarà il presule di Matera-Irsina, mons. Giuseppe Caiazzo a presiedere, presso il PalaSassi, la solenne concelebrazione eucaristica.
“L’elezione di Don Rocco Pennacchio ad Arcivescovo Metropolita di Fermo – dice mons. Caiazzo - è sicuramente un grande dono per la nostra comunità diocesana e per l’intera Chiesa”. La scelta di Papa Francesco, a 28 anni di distanza dall’ultimo Vescovo eletto, Mons. Rocco Favale, “premia questa comunità diocesana”, impegnata in un percorso sinodale, che vuole “annunciare con coraggio e senza risparmiarsi il Vangelo in un mondo che cambia, sempre più secolarizzato, che ha nei giovani e nella famiglia una particolare attenzione”. E rivolgendosi a don Rocco il presule scrive: Carissimo, anche se non c’è bisogno che te lo dica, sono certo che, come ci ricorda continuamente Papa Francesco, tu sei il vescovo ideale per vivere e aiutare ‘la Chiesa’ in uscita. Ed è significativo che da Matera ‘esci’ e ‘vai’ a Fermo, a 500 km di distanza per essere pastore e stare in mezzo a questa porzione di gregge per servirlo, amarlo, condurlo, guidarlo. Metti a disposizione quell’umiltà e umanità che ti hanno sempre contraddistinto: sono la vera ricchezza alla quale tutti potranno attingere”.
E domani, domenica 26 novembre, mons. Pennacchio, presiederà per la prima volta l’Eucaristia come arcivescovo presso la sua ex parrocchia S. Pio X in mattina e nel pomeriggio presso la chiesa di S. Paolo, parrocchia della sua nascita e crescita vocazionale. L’ingresso nella nuova diocese, quella di Fermo, il prossimo 2 dicembre.
E rimanendo sulle ordinazioni domani, 26 novembre, nella diocesi di Savona-Noli, il vescovo, mons. Calogero Marino ordinerà un nuovo sacerdote. Si tratta di don Luis Becerra, di 34 anni, originario della Colombia. Questa settimana anche due nuovi sacerdoti nella diocesi calabrese di Oppido Mamertina-Palmi: don
Domenico Cacciatore, 27 anni, e don Domenico Lando di anni 30. A Cesena-Irsina domenica scorsa due diaconi permanenti hanno ricevuto l’ordinazione da parte del vescovo di Cesena-Sarsina, mons. Douglas Regattieri. Si tratta di Massimo Sangiuliano e di Emanuele Testi, rispettivamente 45 e 41 anni. Entrambi sposati e padri di figli. Diaconi permanenti sono stati ordinati anche a Torino dall’arcivescovo Cesare Nosiglia. Si tratta di Giuseppe Panniello, Graziano Scicchitano, Pier Giorgio Fasano, Fulvio Gazzi e Claudio Barella.
Oggi, nella diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano la presentazione dello sportello del Progetto Policoro, progetto promosso dalla CEI che si propone di aiutare i giovani del Sud dell'Italia disoccupati o sottoccupati a migliorare la propria condizione lavorativa tramite la formazione e l'informazione personale e con la fondazione di cooperative o piccole imprese.
Sarà occasione anche della presentazione del volume di don Antonio Panico, responsabile regionale del progetto Policoro “La vocazione dell’uomo alla custodia del Creato” Un volume che - citando le parole di Mons. Filippo Santoro - “si pone come strumento sintetico a tutti coloro che intendono approfondire le proprie conoscenze in relazione al rapporto tra Dio, l'uomo e il creato nella sua interezza partendo dai testi della Parola di Dio per poi passare alla Tradizione ecclesiale ed al suo Magistero che trova nella Laudato si' di Papa Francesco la sua più significativa attuazione”. Sempre oggi oltre alle principali linee di azione del Progetto Policoro, sarà presentata anche la Guida per Comunità e Parrocchie ecologiche, risultato del lavoro di traduzione e adattamento da parte di FOCSIV, in collaborazione con Retinopera e l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, della “Eco – Parish Guide” prodotta dal Global Catholic Climate Movement (GCCM).
Lunedì sera presso il salone della parrocchia Madonna del Carmine di Formia, nella diocesi di Latina-Sezze-Priverno, Concerto per un teatro”, una serata di musica e teatro con Ambrogio Sparagna accompagnato dal coro Polifonia Aurunca diretto da Anna Rita Colaianni e Maurizio Stammati con il Collettivo teatrale Bertolt Brecht di Formia. Un concerto di beneficenza, alla presenza dell’arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari, per la rinascita dello storico salone teatrale del centro di Formia. In Campania, nella diocesi di Nocera-Sarno, una nuova iniziativa di comunicazione. Si tratta di un appuntamento settimanale, una nuova esperienza audiovisiva, un nuovo progetto che prenderà il via domani, Solennità di Cristo Re dell’Universo. La rubrica di commento al vangelo, si chiama Acqua viva – Una Parola tra mille parole e sarà pubblicata sul sito internet www.diocesinocerasarno.it, sul canale Youtube diocesano e veicolato attraverso le pagine Facebook Mensile Insieme e Mons. Giuseppe Giudice. La pillola filmata sarà online ogni sabato e alla vigilia di una solennità. Il primo appuntamento vedrà in video il Vescovo, a cui si alterneranno sacerdoti, religiose e religiosi, seminaristi e laici. “L’accompagnamento per l’intero anno liturgico aiuterà anche a conoscere posti inediti della Diocesi e le opere d’arte che impreziosiscono le nostre chiese e arricchiscono i nostri musei”, si legge in una nota.
E mentre domenica prossima inizierà il tempo di Avvento nella diocesi di Milano domani si celebra la terza domenica di questo tempo che prepara al Natale. Il rito ambrosiano è stato adottato dalla Chiesa latina nella maggior parte dell'a diocesi milanese e si distingue da quello utilizzato comunemente nel resto dell'Occidente, detto invece rito romano. Si distingue, infatti, dalla celebrazione in rito romano, pur presentandone gli stessi elementi, per la loro diversa “collocazione”. Tra queste la triplice invocazione Kyrie eleison (Signore pietà) senza il Christe eleison (Cristo, pietà) presente nel rito romano; la benedizione dei lettori da parte del celebratnte prima della proclamazione della parola, la recita del Credo dopo l'offertorio e non dopo l’omelia; lo scambio della pace è collocato dopo la Liturgia della parola e non prima della comunione come nel rito romano. Domani l’arcivescovo, mons. Mario Delpini. Nella dimensione familiare con cui mons. Delpini ha voluto caratterizzare il tempo che precede e prepara al Natale, in ciascuna delle sei domeniche rivolge il suo invito a partecipare alla celebrazione in Duomo a una categoria particolare di persone. Per domani ha invitato i suoi coetanei, cioè le persone nate nel 1951. Come per le altre celebrazioni, l’arcivescovo si rivolge a loro per sostenerli con il suo magistero a vivere l’Avvento, nella consapevolezza che a loro volta possano trasmettere il messaggio nelle loro relazioni interpersonali.
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