Prato, 04 May, 2017 / 6:30 PM
Guardando ai numeri a Prato c’è bisogno dell’Emporio della Solidarietà. I dati del bilancio 2016 confermano l’importanza di questo servizio rivolto alle famiglie in difficoltà. Lo scorso anno sono stati 1895 i nuclei familiari che hanno fatto la spesa al supermercato solidale di via del Seminario, cinquanta in più rispetto al 2015. Facendo un calcolo, l’Emporio può certamente confermare che oltre 8500 persone hanno potuto ricevere gratuitamente prodotti alimentari e per la casa “acquistati” grazie alla tessera a punti, concessa da un apposito gruppo di monitoraggio formato dai servizi sociali del Comune, Caritas, Conferenze San Vincenzo e Volontariato Vincenziano.
“Mi fa piacere che la sede scelta quest’anno per la presentazione delle attività dell’Emporio sia una scuola – ha osservato il vescovo Franco Agostinelli intervenuto alla presentazione del bilancio nell’auditorium dell’Istituto tecnico commerciale Paolo Dagomari di Prato– sono felice che i ragazzi e le ragazze qui presenti conoscano il progetto per quello che è, ovvero un fatto corale, un’unità di intenti promossi per sostenere coloro che vivono nella fragilità”. “Forse non ce ne rendiamo conto – ha detto il Vescovo agli studenti – ma qui a Prato ci sono persone travolte dalla vita che meritano la nostra attenzione e il nostro aiuto. L’Emporio è nato per questo”.
“Siamo cresciuti rispetto all'anno passato, i numeri lo dicono chiaramente – ha detto il coordinatore dell’Emporio Umberto Ottolina –, abbiamo incrementato il numero e il valore dei prodotti distribuiti, è aumentato il numero delle famiglie aiutate e abbiamo aumentato del 20% i punti destinati ai piccoli nuclei familiari composti da una o due persone. Il trend è confermato anche dai primi risultati del primo quadrimestre del 2017 – conclude Ottolina – attualmente frequentano il supermercato di via del Seminario il 12% in più delle famiglie rispetto allo scorso anno”.
Come detto sono state 1895 le famiglie assistite nel 2016. Il numero è andato ad aumentare negli anni di apertura dell’Emporio in modo costante e graduale. Nel 2008, anno di inizio del progetto, erano poco più di 400.
Tra gli scaffali del supermercato solidale si possono trovare carne e pesce, frutta e verdura, pasta, riso, scatolame ma anche pane prodotti per l’igiene personale e per la casa.
L’approvvigionamento – riferisce un comunicato della diocesi di Prato- è arrivato per il 58% da aziende, per il 18% dalla Coop e per il 12% dall’Agea (agenzia europea di aiuti alimentari). Hanno contribuito anche i privati (5%) e le raccolte (3%).
L’Emporio è anche un luogo di formazione. Tra i suoi obiettivi il progetto ha sempre avuto quello di formare i propri utenti “all’uso consapevole della propria tessera a punti”. Per accedere al servizio infatti occorre aver frequentato un corso obbligatorio nel quale vengono spiegate le “regole” dell’Emporio. Parallelamente, la Caritas propone tutta una serie di iniziative, come i corsi sugli “stili di vita”, pensati per imparare a gestire il proprio bilancio familiare, l’igiene della casa e la corretta alimentazione del bambino.
L’Emporio è inoltre un ambiente utile agli studenti delle scuole superiori, tra questi anche i ragazzi del Dagomari, per svolgere l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro. Qui prestano servizio anche i ragazzi autistici dell’Opera Santa Rita, mentre i detenuti hanno la possibilità di dare una mano scontando in via del Seminario la pena alternativa al carcere. Infine ricordiamo che grazie alle Acli, presso l’Emporio è stato aperto uno sportello di patronato rivolto alle famiglie.
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