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Un servizio di EWTN News

A Roma si ammira la totalità di Leonardo in un solo museo, a due passi da San Pietro

Nasce a Roma, a pochi passi da Piazza San Pietro, il nuovo museo permanente su Leonardo da Vinci. Si chiama “Leonardo da Vinci experience” ed è un museo unico al mondo sul grande genio di tutti i tempi, Leonardo. Un percorso espositivo in 5 sale, l’unico dove si può ammirare la totalità di Leonardo in un solo luogo.

Sono 50 le macchine inedite e 23 le riproduzioni certificate dei dipinti celebri del Genio Universale: da La Gioconda all’Ultima Cena, capolavori realizzati a grandezza naturale con le procedure tipiche delle botteghe rinascimentali e l’uso degli stessi materiali usati dall’artista.

Un viaggio affascinante tra pittura, meccanica, proiezioni, ologrammi e audio didattici. Rivolto ad un pubblico senza confini di età e provenienza: una mostra viva, dinamica e in continua evoluzione che si proietta verso il futuro in vista del 2019, anno in cui ricorreranno le celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte di Leonardo.

La posizione del museo colpisce maggiormente e non è a caso. Il museo è stato allestito infatti in Via della Conciliazione 19, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro. Leonardo si riunisce cosi idealmente a Michelangelo e Raffaello in un triangolo tra i più grandi geni del Rinascimento italiano.

Riguardo alla presenza di Leonardo a Roma, non tutti sanno che il genio da Vinci ha vissuto nella capitale per 3 anni, chiamato da Papa Leone X, un grande mecenate della famiglia dei Medici. A raccontarlo è Sandro Barbagallo, Storico dell'arte e Responsabile Collezioni Storiche Musei Vaticani, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del Museo: “Fu Papa Leone X a chiamare Leonardo per provare a creare delle invenzioni legate alla risoluzione dei problemi delle paludi. Leonardo fu il primo a cercare una soluzione, ma la situazione era talmente assurda che non vi riuscì ad arginare il problema. Fece solo alcuni disegni, mai realizzati concretamente”.

Ed è qui che lo storico Barbagallo racconta ciò che unisce il Vaticano al Genio Universale e cioè la permanenza di Leonardo presso i Musei Vaticani. Ci sono ancora due stanze ben evidenti dove si sa che lì visse Leonardo. C’è una lapide a ricordarne l’evento. Fu Benedetto XV nel 1916 a fissarla. Ma non è molto in evidenza e perciò pochissimi turisti se ne accorgono. “Mi piace pensare – dice Barbagallo – che Leonardo sia passato per questa via e quindi ha un valore aggiunto la posizione di questo nuovo museo a lui dedicato”.

 

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