venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Il presidente dell’Uruguay da Papa Francesco anche per l'apertura degli archivi

Quaranta minuti di incontro, anche per parlare dell’apertura degli archivi vaticani del tempo della dittatura urugayana. Papa Farncesco e il presidente dell’Uruguay Tabaré Vazquez si incontrano per quaranta minuti, senza interprete, in un colloquio a tutto campo.

La Sala Stampa della Santa Sede comunica che “i cordiali colloqui hanno evidenziato le buone relazioni esistenti fra la Santa Sede e l’Uruguay ed il comune interesse per lo sviluppo integrale della persona, il rispetto dei diritti umani e la pace sociale”.

È stato anche evidenziato – prosegue il comunicato - “il ruolo e il contributo positivo delle istituzioni cattoliche nella società uruguaiana, specialmente nella promozione umana, nella formazione e nell’assistenza ai più bisognosi”. È un passaggio importante, perché l’Uruguay è il Paese più secolarizzato dell’America Latina, tanto che anche recentemente una campagna in cinque mosse della Chiesa cattolica locale, con l’appoggio del Papa, punta a far tornare la festa del Natale nel calendario civile, perché fino ad ora si chiama “Festa della Famiglia” (così come la Settimana Santa è la Settimana del Turismo.

Il presidente è poi andato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. La Sala Stampa vaticana sottolinea che “nel prosieguo delle conversazioni ci si è soffermati sulla situazione politica nazionale e regionale, con speciale riferimento allo sviluppo delle istituzioni democratiche e alla situazione sociale ed umanitaria del continente”.

Il presidente era accompagnato da uno dei figli, due segretari e dalla moglie Maria Auxiliadora Delgado. “Quanto tempo è passato”, ha detto il Papa al presidente, e poi ha commentato di aver ascoltato l’ex presidente Mujica – amico di lunga data di Bergoglio – commentare la Evangelii Gaudio in radio.

Il Papa ha donato al presidente il medaglione della pace e l’Evangelii Gaudium, la Laudato Si e l’Amoris Laetitia, mentre il presidente ha regalato al Papa una ametista uruguayana.

Durante l’incontro, secondo fonti della presidenza si è parlato anche della possibilità dell’apertura degli archivi vaticani del periodo della dittatura uruguayana, che è durata dal 1973 al 1985. Il Papa si è sempre mostrato disponibile.

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