Bari, 19 October, 2016 / 4:00 PM
Duecento persone provenienti da 36 Paesi discuto per tre giorni delle difficoltà e delle sfide che riguardano le donne di questi tempi. Si apre oggi a Bari la seconda Conferenza con le donne del Medio Oriente e del Mediterraneo sul tema “Donne operatrici di pace per una cultura dell’incontro e del dialogo”.
L’evento, che si concluderà domenica 23 ottobre, è organizzato dall’Umofc – Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche e dal Fiac- Forum internazionale di Azione cattolica, in collaborazione con l’Azione cattolica della diocesi di Bari e la Delegazione regionale della Puglia.
L’appuntamento d’inizio è alle ore 17.30 all’Università degli studi “Aldo Moro” per l’incontro pubblico cui interverranno l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci; il sottosegretario del Pontificio Consiglio Giustizia e pace, dott.ssa Flaminia Giovanelli e la presidente generale Umofc, Maria Giovanna Ruggieri.
“Oggi siamo tutti interpellati – afferma Ruggieri - dalle sfide delle migrazioni e delle emergenze più urgenti che si vivono intorno al Mediterraneo sul quale si affacciano e si incontrano tre continenti”. “Obiettivo principale della Conferenza – prosegue la presidente dell’Umofc che raggruppa 100 organizzazioni femminili cattoliche di tutto il mondo – è favorire l’incontro e l’ascolto di donne di queste aree che affrontano spesso difficoltà, sofferenze e discriminazioni ma che, allo stesso tempo, sono impegnate nel costruire ponti nella vita quotidiana insieme a fedeli di altre confessioni e religioni, superando diffidenze ed ostacoli per arrivare a una convivenza pacifica”.
Il progetto, frutto di scelte fatte insieme da donne di diverse organizzazioni a livello nazionale e mondiale, prosegue la riflessione iniziata nella prima Conferenza tenutasi ad Amman nel 2014. Nel pomeriggio di giovedì 20 ottobre si alterneranno le testimonianze di rappresentanti dei paesi del Medio Oriente e del Maghreb più segnati dai conflitti e dalle tensioni sociali, tra le quali quella di Pascale Warda, dell’Organizzazione per i diritti umani Hammurabi con sede a Baghdad ed Erbil, impegnata nell’assistenza umanitaria alle minoranze religiose perseguitate dall’Isis e attiva nella proposta di una pace “sostenibile” per il futuro dell’Iraq; della suora comboniana Anna Maria Sgaramella, oggi a Gerusalemme e per dieci anni in Egitto e della coppia di coniugi Marah e Ameer Mousa, rifugiati siriani in Italia.
Un momento speciale di preghiera ecumenica si svolgerà, venerdì 21 ottobre, nella Cripta della Basilica di San Nicola per elevare una supplica per la pace in Siria e in tutta l’area del Medio Oriente.
“Con le donne di tutto il mondo – conclude Maria Giovanna Ruggieri - cerchiamo di coltivare e rendere concreto il desiderio di camminare insieme, di creare legami significativi, di portate un contributo alla vita della Chiesa e alla costruzione della pace. Siamo certi che mettere le donne, i bambini al centro può aiutare a superare distanze, aprendosi alla conoscenza di culture come quelle del Medio Oriente intessute di solidarietà e ospitalità, al di là della realtà di conflitto con le quali siamo abituati ad identificarle”.
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