Città del Vaticano , 30 September, 2016 / 6:30 PM
Una beata e un santo per mettersi la Patria “sulle spalle”, e realizzare una cultura dell’incontro in cui “vivere con dignità” ed esprimersi “pacificamente” senza essere insultato, condannato, aggredito o scartato. Mama Antula e il Cura Brochero sono nel cuore del Papa come la sua gente cui invia un video messaggio che è più una chiacchierata.
No andrà in Argentina coma aveva detto nel 2017 per “impegni” già fissati “con l’Asia, l’Africa”: il mondo, riflette, “è più grande dell’Argentina”, quindi “bisogna dividersi” e lasciare al Signore di decidere “la data” opportuna.
Ma è “l’amore verso la Patria” che lo porta a chiedere “una volta di più” agli argentini di mettersi “la Patria sulle spalle, quella Patria che ha bisogno che ciascuno di noi dia il meglio di sé, per migliorare, crescere, maturare”. Solo così, ribadisce, si potrà conseguire “quella cultura dell’incontro” capace di superare tutte le “culture dello scarto”, che oggi nel mondo “si presentano da tutte le parti”. Al di là delle ricchezze naturali conosciute dell’Argentina – un “Paese ricco”, mette in luce – il patrimonio più grande rimane “il popolo”, che sa essere solidale, sa camminare “fianco a fianco”, sa aiutarsi, rispettarsi e che, quando “si sente male”, gli altri lo aiutano “perché il male passi”.
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