Roma, 30 April, 2015 / 11:38 AM
Si è spento ieri pomeriggio a Roma il Cardinale Giovanni Canestri, Arcivescovo emerito di Genova, aveva 96 anni. Nato a Castelspina, in provincia di Alessandria, il 30 settembre 1918, il futuro porporato viene ordinato presbitero a Roma nel 1941.
Dopo un ventennio di servizio nella Diocesi di Roma, nel luglio 1961 Papa Giovanni lo nomina Vescovo ausiliare assegnandogli il titolo di Tenedo. Viene consacrato vescovo dal Cardinale Vicario Luigi Traglia. In quel periodo partecipa ai lavori del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Torna in Piemonte nel 1971 come Vescovo di Tortona e quattro anni dopo viene richiamato a Roma da Papa Paolo VI come Vicegerente con il titolo personale di Arcivescovo.
Giovanni Paolo II lo nomina Arcivescovo di Cagliari nel 1984 e tre anni dopo prende possesso dell’Arcidiocesi di Genova, quale successore del Cardinale Giuseppe Siri.
Papa Wojtyla lo crea cardinale di Santa Romana Chiesa nel concistoro del 1988, con il titolo di Sant’Andrea della Valle. Si ritira dal governo pastorale di Genova nel 1995 per raggiunti limiti di età.
La messa esequiale sarà celebrata sabato 2 maggio alle ore 8,30 nella Basilica di San Pietro dal Cardinale Decano Angelo Sodano. Il rito dell'Ultima Commendatio e della Valedictio sarà officiato dal Papa. La salma del Cardinale Canestri sarà poi trasportata a Genova. Una messa funebre sarà presieduta il 4 maggio dal Cardinale Bagnasco. Le spoglie del porporato riposeranno nella Cattedrale di San Lorenzo presso l’altare del SS. Sacramento.
"La scomparsa del venerato cardinale Giovanni Canestri suscita nel mio animo profonda commozione e sincera ammirazione per uno stimato uomo di Chiesa che visse con umiltà e fedeltà il suo lungo e fecondo sacerdozio ed episcopato a servizio del Vangelo e delle anime lui affidate". Con queste parole Papa Francesco ha ricordato il Cardinale Canestri, in un telegramma di cordoglio inviato al Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma.
"Ricordo con gratitudine - ha aggiunto il Pontefice - il suo fervido ministero dapprima come viceparroco, negli anni duri della guerra, nelle periferie romane segnate da sofferenze e povertà; poi come parroco in due popolose borgate, intento ad educare specialmente i giovani alla gioia della fede".
Come Vescovo - ha concluso Papa Bergoglio -ha testimoniato saggezza pastorale, generosa attenzione alle necessità degli altri, andando incontro a tutti con bontà e mansuetudine".
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