Roma , 10 April, 2016 / 4:00 PM
Il Villaggio per la Terra, giunto alla sua terza edizione, allestito a Roma in occasione dell’Earth Day, sarà ricco di appuntamenti e importanti novità.
Per riscoprire insieme, impegnandoci a costruire ponti di dialogo, conoscenza reciproca e accoglienza, quella vocazione di Roma alla fraternità universale che la rende città unica al mondo.
Un villaggio temporaneo al centro della metropoli, un cuore supplementare prestato alle grandi arterie della capitale fino alle periferie per rilanciare e far circolare i valori migliori della Città eterna. È l’idea di base su cui si fonda il “Villaggio per la Terra”, l’evento ospitato nell’area del Galoppatoio di Villa Borghese dal 22 al 25 aprile 2016, promosso in collaborazione da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari di Roma.
Oltre ai temi classici della tutela ambientale, saranno affrontate questioni ormai strettamente legate al tema della sostenibilità quali la legalità, la partecipazione civica, la fuga di milioni di migranti dalle proprie terre, la cittadinanza attiva.
La serie di eventi avrà inizio Il 22 aprile, giorno in cui si celebra la 46.ma Giornata mondiale della Terra e data simbolica scelta dall’Onu come primo giorno utile per la firma, a New York, dell’accordo globale sui cambiamenti climatici.
Un’intesa “benedetta” anche da Papa Francesco, che con la sua Enciclica “Laudato si’” ha invitato governi e singole persone al rispetto della “casa comune”, mettendo in campo politiche e stimolando buone pratiche ispirate da una visione “integrale” dell’ecologia.
Per l’occasione, nella serata del 22, sul grande palco del “Villaggio” salirà Rocco Hunt, il protagonista dell’edizione 2016 del “Concerto per la Terra”, uno degli appuntamenti di maggiore risonanza della campagna annuale condotta da Earth Day Italia.
Il 23 aprile – Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore – al “Villaggio per la terra” si aprirà la Mariapoli di Roma dal titolo “Vivere insieme la città”. Una serie di workshop, focus, performance artistiche, dibattiti con esperti, testimonianze, momenti di gioco che permetteranno di approfondire temi tra i più caldi proposti dall’attualità: “L’Islam spiegato a chi ha paura dei musulmani”, la “Legalità del noi”, “Roma città aperta alla fraternità”, “La nostra Città, la nostra Terra”.
La formula scelta per l’evento è appunto quella della Mariapoli, esperienza vissuta nel Movimento dei focolari fin dal 1949. Nell’anno del Giubileo della Misericordia, la Mariapoli di Roma vuole offrire a quanti parteciperanno la possibilità di condividere una esperienza di Vangelo vissuto, nella prospettiva delle sfide culturali e sociali di oggi.
Base di ogni argomento sarà il valore del dialogo, inteso come ponte di conoscenza reciproca, di confronto tra centro e periferia, di accoglienza, amicizia e rispetto: gli unici mattoni che possono permettere di costruire in modo duraturo l’edificio della convivenza in una città sempre più multiculturale come Roma.
Un esempio di come questo tipo di dialogo possa trovare espressione anche in campo artistico sarà offerto dal Gen Verde, band composta da 22 artiste di 14 nazioni. Nato nel 1966 al centro internazionale dei focolari a Loppiano (Fi), il gruppo sarà sul palco del Villaggio la sera del 24 aprile per il concerto “On the ther side”, un mix di canzoni di generi diversi, coreografie e proiezioni multimediali pensato come un caleidoscopio delle diversità e delle vicende di vari popoli del pianeta, dal 38° parallelo che divide Nord e Sud Corea alla bellezza troppo spesso violata della foresta amazzonica.
Il “Villaggio per la terra” vuole essere dunque un laboratorio di cittadinanza per abitanti e turisti, per mostrare in piccolo il bello che esiste a Roma, dimostrando che incontrarsi nella diversità è possibile, che la solidarietà è un valore universale.
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