Città del Vaticano , 02 April, 2016 / 9:04 AM
La foto di Madre Angelica è lì, sul fianco dell’altare, circondata di rose gialle, i fiori che amava. E a lei è stata dedicata una adorazione eucaristica, una Messa officiata dal Cardinal George Pell e persino un concerto del Miserere di Guglielmo Allegri. Succede nella Parrocchia Pontificia di Sant’Anna in Vaticano, proprio mentre ad Hanceville, Alabama, si stanno celebrando i funerali di colei che dicendo sì a Dio ha fondato il più grande network televisivo cattolico del mondo. “Una apostola di Gesù”, l’ha definita il Cardinal Stanislao Dziwisz.
E mentre in Alabama arriva il messaggio del Papa, a Roma, dove la famiglia EWTN è cresciuta nel corso degli anni, arrivano a concelebrare il Prefetto della Segreteria della Comunicazione, monsignor Dario Edoardo Viganò, e il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi.
Proprio la Sala Stampa vaticana ha inviato nel quartier generale di EWTN un sentito telegramma di condoglianze. “Abbiamo osservato con soggezione la crescita del network nel corso degli anni – si legge nel telegramma – e abbiamo potuto sperimentare l’amore per Dio che non solo madre Angelica, ma tutta la famiglia di EWTN metteva in campo”.
Le letture sono quelle del giorno: gli Atti degli Apostoli, il salmo sulla pietra scartata dai costruttori che è divenuta testata d’angolo, il Vangelo di Giovanni, con Gesù che chiede agli apostoli di gettare le reti. E le letture del giorno appaiono scelte per ricordare la vita di Madre Angelica. Che ha sperimentato il dolore, il divorzio dei genitori, persino il disagio. Ma, scartata dai costruttori, diventata una povera clarissa, è diventata una testata d’angolo capace di cambiare il destino dei media cattolici. E si è fidata di Gesù, gettando le reti dopo che la pesca poteva sembrare all’inizio senza frutti.
Il Cardinal George Pell officia la cerimonia. Ha scritto l’omelia a mano, l’ha meditata a fondo. Ricorda l’impegno di madre Angelica, il suo aver costruito il network in un garage con soli 200 dollari in tasca, il suo totale affidamento a Dio.
“Il passaggio della Pasqua di oggi e la lettura degli atti degli Apostoli parlano entrambi di miracoli spettacolari – dice – Nel Vangelo, gli apostoli hanno pescato tutta la notte senza prendere nulla e non riconoscono Gesù in piedi sulla riva che li invita a provare di nuovo. Ma prendono 153 pesci, una grande pesca che riempie le loro reti fino a scoppiare, e Gesù glieli dà come colazione”. E negli Atti ci sono – aggiunge il Cardinale – “Pietro e Giovanni che curano lo storpio con il potere di Gesù, e questo disturba gli alti sacerdoti e i capi”.
Era dopo la prima Pentecoste, e “Pietro non aveva paura di difendere il bene che aveva fatto. Madre Angelica sarebbe stata orgogliosa di lui”, conclude il Cardinale.
Che poi mette in luce i paralleli delle lettura con la vita e le opere di Madre Angelica: la diffusione e l’efficacia dell’Eternal World Television di Madre Angelica “è stata inaspettata come la pesca miracolosa degli apostoli. E dunque anche noi dovremmo prendere forza dal fatto che il messaggio salvifico di Pietro era lo stesso di Madre Angelica, sostanzialmente intatto in 2000 anni. Questo Kerygma, la Buona notizia, non ha bisogno di miglioramenti o riduzioni, e non ha bisogno di correzioni e aggiunte. E parte dell’efficacia di Madre Angelica viene dall’accettazione di questa verità”.
La famiglia EWTN vive tutto con molto trasporto. In molti sono venuti a pregare per il riposo eterno di Madre Angelica, anche membri della Curia vaticana, da vari dicasteri, e rappresentanti dei media presenti a Roma. Anche la parrocchia si è unita intorno ad EWTN.
C’è una adorazione eucaristica, prima della Messa, e padre Jafet la dedica proprio alla memoria di Madre Angelica. Poi la Messa. E quindi era previsto un concerto, dei Modus Ensemble, un coro polifonico che esegue lo Stabat Mater di Giovanni Pierluigi da Palestrina, il Miserere di Guglielmo Allegri e lo Stabat Mater di Scarlatti. Anche questo concerto viene dedicato alla memoria di Madre Angelica.
Tra i presenti, l’ambasciatore americano presso la Santa Sede Ken Hackett e signora, l’ambasciatore del Paraguay presso la Santa Sede Esteban Kriskovic, il vicedirettore della Sala Stampa vaticana Greg Burke.
Nel frattempo, arrivano messaggi. Tra cui quello del Cardinal Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia per una vita segretario particolare di Giovanni Paolo II. Ogni volta che Madre Angelica incontrava il Papa, era lui a organizzare l’incontro. E la lettera del cardinale lo ricorda. “L’ho incontrata personalmente – scrive Dziwisz – quando veniva a visitare Giovanni Paolo II in Vaticano e devo testimoniare che era una splendida donna dedicata a Gesù e alla Chiesa. Ha dedicato la sua vita al ministero, convertendo un numero indefinibile di persone alla Chiesa. Ha lasciato un segno indelebile sulla Chiesa Cattolica nel mondo. Sarà sempre ricordata per i suoi sermoni e vivrà per sempre nei cuori di quanti sono rimasti toccati dalle sue parole”.
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