Dalle diocesi, le inizative per fidanzati, sposi e famiglie

ACI Stampa

“Auguriamo al Santo Padre una pronta guarigione, mentre ci uniamo in preghiera per Lui” si legge sul sito della Conferenza Episcopale Italiana dopo il ricovero di Papa Francesco, ieri, al Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, per alcuni accertamenti diagnostici e per proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite in corso. Nelle diocesi italiane si prega per la salute del pontefice.

La diocesi di Ivrea si prepara oggi ad accogliere il nuovo vescovo, Daniele Salera, che succede al vescovo Edoardo Cerrato che l’ha retta per dodici anni. L’ingresso è previsto per il pomeriggio in Cattedrale. Prima, però, Salera farà visita ai volontari Caritas nel cortiletto della Mensa e poi andrà al Tempio dell’Immacolata, dove vi sarà l’incontro con l’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, il card. Roberto Repole. Saranno i giovani di Azione Cattolica, Pastorale giovanile e Scouts a far da ala all’ingresso di Scalera al Tempio, dove già avranno preso posto i religiosi e le religiose e tutti coloro che seguiranno da li, sull’apposito maxischermo, la Liturgia che verrà celebrata in Cattedrale. Quello al Tempio sarà un breve ma intenso momento anche di presentazione pubblica del nuovo vescovo che poi, accompagnato dal card. Repole e dal vescovo Cerrato percorrerà i 250 metri fino alla Cattedrale per essere accolto sul sagrato dal primo cittadino di Ivrea, Matteo Chiantore, che gli rivolgerà un saluto a nome anche dei colleghi sindaci del territorio, moltissimi dei quali già siederanno nei banchi all’interno della Cattedrale, fa sapere la diocesi. Il nuovo vescovo risponderà al saluto del sindaco e da li in poi il rito diventa liturgia vera e propria con tanti segni, gesti e parole che scandiscono il passaggio di consegne tra predecessore e successore.

Tra oggi e domani anche il Giubileo degli artisti con alcune iniziative diocesane come a Mileto-Nicotera-Tropea con il vescovo Attilio Nostro. Ma anche il Giubileo dei fidanzati a Ragusa, Rossano-Cariati e Patti.

A Ragusa si ritroveranno i giovani fidanzati provenienti da tutto il territorio diocesano su iniziativa dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia che, prima della santa messa giubilare, proporrà una breve riflessione con testimonianze sul tema “L’amore tutto spera”. Al termine della celebrazione eucaristica, il vescovo, Giuseppe La Placa, benedirà le coppie di fidanzati.

Nella diocesi di Rossano-Cariati l’incontro si svolgerà domani a Mirto Crosia sul tema  “L’amore…. è speranza”. L’iniziativa è promossa dalla Pastorale della Famiglia e si inserisce nel percorso di accompagnamento e preparazione al matrimonio. Il programma prevede all’inizio dell’incontro un momento di accoglienza e di introduzione guidato dall’arcivescovo Maurizio Aloise e nel corso della serata l’argomento sarà declinato attraverso la musica, immagini e gesti significativi.

“Noi con Maria pellegrini di speranza” sarà il tema del pellegrinaggio dei fidanzati della diocesi di Patti che, promosso e organizzato dell’Ufficio di Pastorale per la Famiglia, si svolgerà oggi a Tindari. Ormai da alcuni anni, in prossimità della festa di San Valentino, il vescovo – si legge sul sito della diocesi - Guglielmo Giombanco, “ama” incontrare i fidanzati per riflettere e pregare insieme. Quest’anno tale appuntamento assume un rilievo particolare in quanto inserito nel contesto del Giubileo. Alle 15.30 è prevista l’accoglienza nella piazzetta dell’Immacolata, di fronte all’istituto delle Suore Speranzime. Da qui muoverà il pellegrinaggio, ritmato dalla recita del Rosario, fino al Santuario, dove, dopo aver attraversato la porta giubilare, alle 16.30 il vescovo presiederà la celebrazione, al termine della quale impartirà la benedizione sulle coppie di fidanzati. A seguire, nella cripta, si terrà un incontro avente per tema “Camminiamo nella speranza con la consapevolezza che Gesù è con noi”, con le testimonianze di un seminarista, di una coppia di fidanzati e di una coppia di sposi.

Lutto invece nella diocesi di Ravenna-Cervia per la morte dell’arcivescovo emerito Giuseppe Verucchi i cui funerali sono fissati per oggi prima a Modena e poi a Ravenna. “Don Giuseppe, come generazioni di fedeli lo hanno sempre chiamato, è stato un punto di riferimento nella vita di fede per tanti modenesi, oltre che per i suoi diocesani di Ravenna-Cervia”, ha detto arcivescovo di Modena-Nonantola, Erio Castellucci aggiungendo che “negli ultimi anni, quando da arcivescovo emerito era tornato nella ‘sua’ Modena, ho avuto modo di conoscerne e stimarne lo zelo pastorale e l’attenzione verso i confratelli, oltre alla grande generosità nel mettersi a disposizione e spendersi per la nostra Chiesa locale”.

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