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Francesca Romana, la "Madre Teresa" della Roma del '400

La “più romana delle sante”. Così l’ha sempre chiamata la gente di Roma, santa Francesca Romana, la cui festa liturgica si è celebrata il 9 marzo, è copatrona della città e la sua storia è tutta raccolta nel Monastero di Tor de’ Specchi che si trova ai piedi del Campidiglio.

Quando nel 2009 Papa Benedetto XVI si recò a visitarlo, seppe spiegare quasto mirabile incontro tra carità e spiritualità che è il carisma di Francesca Romana.

“Il vostro monastero - disse il Papa alle monache- ha una sua peculiarità, che naturalmente riflette il carisma di santa Francesca Romana. Qui si vive un singolare equilibrio tra vita religiosa e vita laicale, tra vita nel mondo e fuori dal mondo. Un modello che non è nato sulla carta, ma nell’esperienza concreta di una giovane romana: scritto – si direbbe – da Dio stesso nell’esistenza straordinaria di Francesca, nella sua storia di bambina, di adolescente, di giovanissima sposa e madre, di donna matura, conquistata da Gesù Cristo, come direbbe san Paolo. Non per nulla le pareti di questi ambienti sono decorate da immagini della vita di lei, a dimostrare che il vero edificio che Dio ama costruire è la vita dei santi”.

Il 9 marzo ogni anno il monastero di clausura ispirato alla regola di San Benedetto è aperto ai fedeli, si celebra la messa, e sono presenti i monaci Olivetani di Santa Maria Nova.

E si celebra la festa anche nella Basilica al Foro gestita dai monaci olivetani e dove riposano le sue spoglie. Tra loro Don Teodoro che ricorda la figura di Francesca Romana, “ una santa amata perché era nel ‘400 come oggi possiamo considerare Madre Teresa di Calcutta. Era la santa dei poveri e dei bisognosi. Apparteneva ad una famiglia ricca e nobile, ma andava negli ospedali a curare i malati, e non solo era attenta alle infermità del corpo, ma anche alle malattie dello spirito. Univa la cura del corpo e dello spirito. Santa Francesca Romana è considerata la santa della misericordia, è sepolta qui dal 1440 da quando vennero celebrati i suoi funerali. Fondò anche una casa di religiose di vita comune che esiste a Tor de Specchi. Un luogo particolarmente venerato”.

Una santa ancora molto venerata, perché?

“A Roma i santi locali locali non sono moltissimi, dopo i secoli dei martiri, è sentita come santa della città. Praticava tutte le opere di misericordia corporale e spirituale, e per questo è amata e molte bambine vengono battezzate con il suo nome.

La festa viene celebrata con diversi momenti di preghiera nella basilica al Foro Romano e con la tradizionale usanza della benedizione delle auto. Perché Francesca Romana fu sempre accompagnata dal suo angelo custode ed ebbe la grazia di poterlo vedere nei suoi giri notturni in città. E ancora oggi è patrona degli automobilisti”.

Qual è il legame con gli olivetani ?

“Noi monaci olivetani siamo nella basilica dal 1351, da quando Francesca Romana era viva e aveva come confessore un monaco olivetano, da qui il legame speciale anche con la comunità di Tor de’ Specchi”.

 

 

 

 

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