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Un servizio di EWTN News

Enrique Shaw, avanza la causa di beatificazione

Ritratto dell'imprenditore argentino Enrique Shaw, la cui causa di beatificazione è in corso

Un miracolo attribuito all’intercessione di Enrique Shaw ha superato al fase della valutazione medica, e ora sarà al vaglio della commissione teologica del Dicastero per le Cause dei Santi. Lo ha riferito il vescovo Santiago Olivera, ordinario militare per l’Argentina, e vicepostulatore del processo di beatificazione che riguarda l’imprenditore argentino Enrique Shaw (1921 – 1962).

Parlando con l’AICA, il vescovo Olivera ha detto che la guarigione miracolosa “è stata senza dubbio confermata dalla consulta dei medici. Sul caso sta ora indagando una commissione di teologi, e quindi sarà la volta dei membri del dicastero”. Solo se il miracolo riceverà l’ok in tutti i passaggi, sarà presentata al Papa la possibilità di firmare il decreto per la beatificazione.

La causa di beatificazione di Enrique Shaw fu aperta a Buenos Aires nel 2011, quando il Cardinale Jorge Mario Bergoglio era arcivescovo della capitale argentina, e fu proprio questi, ormai diventato Papa Francesco, ad approvarne le virtù eroiche.

Shaw Tornqvist, più giovane di una famiglia di otto figli, era nato a Parigi perché il padre era ufficiale lì, ma tornò in Argentina già a due anni. Perse sua madre a quattro anni, il padre si risposò e lui fu affidato ad un prete di famiglia. Enrique riconobbe la Vergine Maria come sua madre.

A 14 anni, Shaw entrò all’Accademia Navale, si distinse per la sua testimonianza di fede, scoprì la vocazione al lavoro apostolico.

Nel 1943, sposò Cecilia Bunge, dalla quale avrà nove figli. Nel 1945, si dimise dall’Accademia, e risponde alla sua vocazione di essere non solo un imprenditore, ma un imprenditore cristiano. Questo significava prendersi cura di tutti i suoi subordinati, trattandoli come fratelli e cercando di aiutare i bisognosi.

Shaw divenne presto uno dei direttori delle Cristalerías Rigolleau SA, e allo stesso tempo fu membro attivo dell’Azione Cattolica (fu presidente del ramo maschile nel 1961) e del Movimento della Famiglia Cristiana che cofondò.

Nel 1952, Shaw fondò l’Unione Cristiana dei Leader di Impresa, seguendo le istruzioni del sacerdote belga, e poi cardinale, Joseph Cardain (1882 – 1967).

Nel 1946, su appello di Papa Pio XII e dei vescovi dell'Argentina, insieme a un gruppo di imprenditori, Enrique Shaw organizzò gli aiuti per l'Europa del dopoguerra. Progettò anche di creare un'istituzione il cui compito sarebbe quello di rendere gli uomini d'affari "più cristiani".

Nel 1955, Enrique Shaw fu vittima della persecuzione anticattolica da parte dell'allora presidente Juan Peron (1895-1974) e andò in prigione. Lì aiutò i suoi compagni bisognosi, donando loro i materassi portati dai parenti così come il cibo.

Nel 1961 la sua azienda fu venduta a un fondo fiduciario americano, che prevedeva di licenziare più di 1.000 lavoratori. Shaw si oppose e ideò un piano per salvare tutti i posti di lavoro.

In quel momento, Shaw aveva un cancro da quattro anni. La sua salute peggiorava, ma lui continuò a lavorare fino alla fine. Il 9 luglio 1962 si incontrò con i colleghi e con la direzione dell'azienda per ringraziare tutti per le preghiere offerte nella sua intenzione e per il sangue donato per lui, che gli allungò la vita. Enrico morì a soli 41 anni il 27 agosto 1962.

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