sabato, gennaio 18, 2025 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Suor Clare Crockett, l'allegria di Dio

Suor Clare Crockett

Il suono della sua risata. E’ facile immaginarlo guardando le sue fotografie. Occhi limpidi, sguardo di luce e un volto che cattura il cuore. E’ suor Clare Crockett, giovane religiosa delle Serve del Focolare della Madre, che ha condotto una vita esemplare, vittima del tremendo terremoto che colpì l’Ecuador il 16 aprile di nove anni fa, nel 2016. La fama di santità si è diffusa in tutto il mondo in poco tempo: la santità si propaga, si diffonde e dà frutto. Sempre. E così, lo scorso 12 gennaio, nella cattedrale di Alcalá de Henares (Spagna), è stata aperta solennemente la Causa di Beatificazione: è ora Serva di Dio. 

Suor Clare nasce il 14 novembre 1982 a Derry (Irlanda del Nord). Entra come postulante nelle Serve del Focolare della Madre all’età di soli 18 anni, l’11 agosto 2001. I suoi primi voti, l’11 febbraio del 2006, scegliendo il nome religioso di Suor Clare Maria della Trinità e del Cuore di Maria. Poi, i voti perpetui l’8 settembre 2010. Durante il suo tempo di professa, ha servito nelle comunità delle Serve a Belmonte (Cuenca, Spagna), Jacksonville (Florida, Stati Uniti), Valenza (Spagna), Guayaquil (Ecuador) e Playa Prieta (Manabí, Ecuador). Il sogno da bambina, quello di  di diventare una stella del cinema mondiale: a soli 15 anni l’avevano già assunta come presentatrice di programmi televisivi per giovani per il Canale 4 (uno dei più importanti del Regno Unito). Poi, durante i riti della Settimana Santa, l’incontro con Dio che stravolge tutto: “Egli è morto per me. Mi ama!... Perché nessuno me l’ha detto prima?”, questa è la domanda che si pone Clare dopo essere stata invitata ad entrare in una cappella nel giorno del Venerdì Santo. Una domanda che pone fine alla sua vita precedente e apre la nuova strada da percorrere. Inizia il cammino di santità.

AciStampa, per approfondire questa bellissima figura dei giorni d’oggi, ha intervistato Suor Elena Braghin, anche lei religiosa delle Serve del Focolare della Madre. Suor Elena ha conosciuto suor Clare quando aveva 17 anni. Durante i suoi primi anni di formazione si trovava nella stessa casa, anche se lei era già professa: “Quando poi sono stata mandata ad altre comunità e lei pure, ogni estate ci ritovavamo nella nostra casa di formazione per almeno un mese. Sono stata con lei nella stessa comunità poi a Valencia nel 2010-2011 ed ero in Ecuador nei suoi ultimi due anni di vita, anche se in una comunità diversa”.

Il sorriso di suor Clare è un "qualcosa" di contagioso. La gioia di appartenere a Dio e di annunciare il Vangelo. Nel "pratico", Lei che l'ha conosciuta, quale episodio di questa gioia ricorda maggiormente?

Suor Clare non solo era sempre sorridente, ma aveva il dono di far ridere semplicemente con il suo modo teatrale di raccontare le cose oppure imitando le particolarità delle persone (mai i loro difetti). Ricordo, per esempio, un giorno d’estate. Faceva molto caldo. Nella nostra casa di formazione, all’epoca,  stavano rifacendo il tetto usando cemento. Si era creato sul tetto una situazione davvero simpatica: noi passavamo ai nostri confratelli che lavoravano sul tetto in secchi. Era ormai quasi l’ora di pranzo ed eravamo stanche ed affamate e suor Clare inizia ad imitare la frase in spagnolo con accento inglese che un nostro confratello soleva dire quando ci passava un secchio vuoto da riempire. Faceva troppo ridere quella sua imitazione!  Si era resa conto della stanchezza ed era riuscita a sollevare il morale con il suo buon umore. Il suo modo di imitare non era mai offensivo, anzi, risultava molto simpatico e divertente, perfino per la persona imitata. Allo stesso modo sapeva correggere le ragazze che accompagnava spiritualmente senza che si sentissero mai offese, nonostante dicesse loro la verità con chiarezza.

Al contempo, a questa gioia del “fare” era legata la gioia della contemplazione, della preghiera. Cosa le colpiva di più dell'animo contemplativo di suor Clare?

Spesse volte mi è capitato di entrare in cappella e di vedere suor Clare in preghiera davanti al Santissimo Sacramento esposto. Era sempre in ginocchio, spesso sul pavimento, diritta, proprio davanti a Gesù e con lo sguardo fisso su di Lui in adorazione. Si notava che stava tenedo un dialogo profondo con Lui e nulla la distraeva. Il suo amore per Gesù Eucaristia l’ho notato fin dal pellegrinaggio a Roma a cui ha assistito da ragazza nell’estate dell’anno 2000. Amava Gesù Eucaristia teneramente ed aveva molte attenzioni con Lui: ogni volta che passava davanti alla porta della cappella durante il giorno, non poteva fare a meno di entrare per salutare Gesù. 

Siamo entrati nel Giubileo della Speranza. Ci vuole proprio la speranza in questo tempo "triste". E, allora, quale frase di suor Clare pensa che possa trasmettere meglio questo messaggio: la speranza, appunto. 

“Quando ti sei svuotato di te stesso, puoi essere riempito da Dio”. È una frase che a Suor Clare piaceva molto e che mi sembra rifletta bene quello che lei stessa ha fatto ed è per questo che era molto felice ed allegra.

Quale emozione avete provato nel sapere dell'aprirsi della fase diocesana del processo? 

È stata un’immensa gioia, ovviamente, perché è un segno di speranza, soprattutto per la gioventù, ed una testimonianza del potere della Grazia di Dio in un’anima che si è aperta totalmente a Lui. La santità è possibile, basta essere docili alle ispirazioni di Dio nelle piccole cose.

Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica

Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.

Clicca qui

La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!

La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.

Donazione a CNA