Città del Vaticano , 13 December, 2024 / 2:00 PM
Anche il Cardinale Jaime Spengler, Arcivescovo di Porto Alegre, Presidente del CELAM e della Conferenza Episcopale Brasiliana ha ricevuto la berretta rossa nel concistoro di sabato 7 dicembre. In questo colloquio con ACI Stampa il neo porporato racconta le sue emozioni e le sue aspirazioni.
Per me questa nomina è una grande sorpresa. Queste nomine cardinalizie sono un messaggio della universalità della Chiesa. Penso che la strada che Papa Francesco ha cercato di sviluppare è una strada da cui non possiamo tornare indietro. Dobbiamo avanzare. Che cosa vuole Francesco con il suo magistero in questi anni? Una chiesa più vicina alla gente, una chiesa più semplice. E perché non dire una chiesa più povera.
La Chiesa deve stare al passo con i tempi che stiamo vivendo?
Io penso che la sfida più grande della Chiesa oggi è la trasmissione della fede alle nuove generazioni. Certamente la Chiesa deve coltivare un'apertura alle esigenze del tempo da una parte, ma allo stesso tempo tenendo presente quelle che sono le fonti della fede. Attenzione al Vangelo e alla bella e ricca tradizione della Chiesa, quindi da una parte la tradizione, il Vangelo e dell'altra parte le esigenze e le sfide del tempo presenti in vista del futuro. Certamente questo richiede da noi la virtù tutta particolare che si chiama discernimento. Attraverso l'opera del discernimento possiamo forse trovare le risposte alle sfide del tempo presenti riguardo ai ministeri della Chiesa. Esistono tante possibilità di cui ancora non ci siamo accorti. E la questione dei viri probati è una questione più ampia. È una questione di un principio disciplinare della Chiesa. Ma non soltanto questo. Capire le cose in questo ambito richiede tempo, discernimento e dialogo.
Lei è Presidente del CELAM e della Conferenza Episcopale Brasiliana. Questa porpora è un riconoscimento per l’intera Chiesa latino americana?
Forse la domanda andrebbe fatta al Papa, la mia interpretazione è che sì, può essere un riconoscimento. La Chiesa latino americana ha una storia ecclesiale molto bella, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II. Si dice che sia una specie di laboratorio. E questo anche è vero, direi nel buon senso della parola. Certamente queste indicazioni per comporre il Collegio cardinalizio del Santo Padre in questi giorni è un riconoscimento da una parte, ma anche un segno di speranza e una chiamata ancora più grande alla responsabilità. In questo senso chiedo la grazia di poter rispondere ad altezza di quello che il Santo Padre, la Chiesa, il tempo, lo Spirito richiede a noi.
Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica
Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.
La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!
La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Donazione a CNA