Città del Vaticano , 08 December, 2024 / 10:08 AM
Papa Francesco ha presieduto stamane in San Pietro la Messa – nella Solennità dell’Immacolata Concezione – celebrata insieme ai 21 nuovi Cardinali creati nel concistoro di ieri pomeriggio.
Il Papa – nell’omelia - invita a soffermarsi su “tre aspetti della vita di Maria che ce la rendono vicina e familiare: quelli di figlia, di sposa e di madre”.
Maria ci viene presentata come “giovane ragazza ricca di fede, umile e semplice. È la vergine nel cui sguardo si riflette l’amore del Padre e nel cui Cuore puro la gratuità e la riconoscenza sono il colore e il profumo della santità”. Maria è anche sposa, “colei che Dio ha scelto come compagna per il suo progetto di salvezza. Non c’è salvezza senza la donna. Lei risponde sì. La sua bellezza poliedrica rivela una faccia nuova: quella della fedeltà, della lealtà e della premura che caratterizzano l’amore reciproco degli sposi”.
Maria – prosegue Francesco – è “madre. Sempre presente accanto a suo Figlio in tutte le circostanze della vita: vicina nella cura e nascosta nell’umiltà, ai piedi della croce, dove Gesù stesso ce la consegna come madre. Qui l’Immacolata è bella nella sua fecondità, cioè nel suo saper morire per dare la vita, nel suo dimenticare sé stessa per prendersi cura di chi, piccolo e indifeso, si stringe a Lei. Tutto questo è racchiuso nel Cuore puro di Maria, libero dal peccato, docile all'azione dello Spirito Santo”.
Papa Francesco ricorda che la bellezza di Maria “anche noi la riceviamo in dono, nel Battesimo, quando veniamo liberati dal peccato e fatti figli di Dio. E con essa ci è affidata la chiamata a coltivarla, come la Vergine, con amore filiale, sponsale e materno, grati nel ricevere e generosi nel donare, uomini e donne del “grazie” e del “sì”, detti con le parole, ma soprattutto con la vita; pronti a far posto al Signore nei nostri progetti e ad accogliere con tenerezza materna tutti i fratelli e le sorelle che incontriamo sul nostro cammino. L’Immacolata allora non è un mito, una dottrina astratta o un ideale impossibile: è la proposta di un progetto bello e concreto, il modello pienamente realizzato della nostra umanità, attraverso cui, per grazia di Dio, possiamo tutti contribuire a cambiare in meglio il nostro mondo”.
Il Papa poi ammonisce: “vediamo, attorno a noi, come la pretesa del primo peccato, di voler essere come Dio continui a ferire l’umanità, e come questa presunzione di autosufficienza non generi né amore, né felicità. Oggi noi guardiamo a Maria Immacolata, e le chiediamo che il suo Cuore pieno d’amore ci conquisti, che ci converta e che faccia di noi una comunità in cui la figliolanza, la sponsalità e la maternità siano regola e criterio di vita”.
Infine Francesco si rivolge ai nuovi cardinali: “Vengono da tante parti del mondo, portatori di un’unica Sapienza dai molti volti, per contribuire alla crescita e alla diffusione del Regno di Dio. Affidiamoli in modo particolare all’intercessione della Madre del Salvatore”.
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