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Un servizio di EWTN News

I dieci concistori di Papa Francesco: scelte, numeri, curiosità

Papa Francesco presiederà domani il decimo concistoro del suo pontificato: supererà così Giovanni Paolo II che ne ha presieduti nove in quasi 27 anni. Nelle precedenti nove occasioni il Papa ha creato complessivamente 142 cardinali, di cui - al momento del concistoro - 113 elettori e 29 non elettori, provenienti da 70 nazioni diverse, di cui 22 non avevano mai avuto in precedenza un rappresentante all'interno del Sacro Collegio: Haiti, Dominica, Myanmar, Panama (sebbene il Cardinale Lacunza Maestrojuan fosse spagnolo di nascita), Capo Verde, Tonga, Repubblica Centrafricana, Bangladesh, Papua Nuova Guinea, Malesia, Lesotho, Mali, Svezia, Laos, El Salvador, Lussemburgo, Ruanda, Brunei, Timor Est, Singapore, Paraguay e Sud Sudan. Il 7 dicembre a queste nazioni si unirà la Serbia, 22/mo paese ad essere rappresentato per la prima volta nel collegio cardinalizio.

Secondo quanto dispone il Codice di Diritto Canonico al canone 349 “i Cardinali di Santa Romana Chiesa costituiscono un Collegio peculiare cui spetta provvedere all'elezione del Romano Pontefice, a norma del diritto peculiare; inoltre i Cardinali assistono il Romano Pontefice sia agendo collegialmente quando sono convocati insieme per trattare le questioni di maggiore importanza, sia come singoli, cioè nei diversi uffici ricoperti prestandogli la loro opera nella cura soprattutto quotidiana della Chiesa universale”. “I Cardinali – recita ancora il canone 353 - prestano principalmente aiuto con attività collegiale al Supremo Pastore della Chiesa nei Concistori, nei quali si riuniscono per ordine del Romano Pontefice e sotto la sua presidenza”.

Ad oggi il Sacro Collegio si compone di 232 cardinali, 120 elettori e 112 non elettori. Papa Francesco ne ha creati complessivamente 128, di cui 90 elettori e 38 non elettori, Benedetto XVI 63, di cui 24 elettori e 39 non elettori e Giovanni Paolo II 41, di cui 6 elettori e 35 non elettori. Dal 7 dicembre i cardinali creati da Francesco saliranno a quota 149, di cui 110 elettori e 39 non elettori. Nei 39 porporati che non potranno partecipare al futuro conclave figura anche il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto emerito del Dicastero delle Cause dei Santi, che il 24 settembre 2020 ha rinunciato ai diritti connessi al cardinalato. Becciu – pur avendo meno di 80 anni – non può pertanto partecipare ad un futuro conclave salvo che il Papa non decida diversamente.

Su 21 cardinali che saranno creati nel concistoro di domani 10 nuovi porporati fanno parte di ordini o congregazioni religiose. Si suddividono in 3 provenienti dall'universo francescano: 2 sono frati minori e 1 conventuale; 2 appartengono alla Società del Verbo Divino, noti popolarmente come Verbiti; 2 anche i Domenicani; 1 a testa infine per la Congregazione della Missione o Vincenziani, per i Missionari di San Carlo o Scalabriniani, e per la Congregazione del Santissimo Redentore o Redentoristi.

Nei precedenti 9 concistori, su 142 cardinali creati, Papa Francesco ne ha scelti 44 provenienti da 23 ordini religiosi differenti. 4 i porporati scelti tra le diverse congregazioni religiose nel 2014 su un totale di 19 cardinali; 4 su 20 nel 2015; 6 su 17 nel 2016; 1 su 5 nel 2018; 3 su 14 nel 2018; 8 su 13 nel 2019; 4 su 13 nel 2020; 7 su 20 nel 2022 e 7 su 21 nel 2023.

Tra le tante particolarità che hanno fin dall'inizio contraddistinto le scelte di Papa Francesco in relazione ai concistori, vi è per esempio l'esclusione fino ad oggi delle sedi di Venezia e Milano che nel corso degli ultimi 120 anni hanno donato alla Chiesa 5 pontefici: erano Arcivescovi di Milano Pio XI e Paolo VI, mentre erano Patriarchi di Venezia Pio X, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I. E' inoltre abbastanza curioso il fatto che il Vescovo di Como sia stato creato cardinale mentre è stato escluso l'Arcivescovo di Milano: la diocesi di Como è suffrganea dell'Arcidiocesi di Milano.

Papa Francesco ha anche concesso due dispense ad altrettanti prelati che erano stati preconizzati cardinali e che - prima della celebrazione del concistoro - hanno ottenuto di non essere cooptati nel Sacro Collegio. Il primo caso risale al concistoro del 2022 quando a chiedere la dispensa fu l'ultraottantenne belga Lucas Van Looy, vescovo emerito di Gand, il secondo caso è la recente dispensa ottenuta dal vescovo di Bogor, in Indonesia, Monsignor Paskalis Bruno Syukur.

Nel concistoro del 2016 Papa Francesco ha proceduto a creare il primo cardinale nato dopo la conclusione del Concilio Vaticano II, avvenuta l'8 dicembre 1965: si tratta del Cardinale Dieudonnè Nzapalainga, Arcivescovo metropolita di Bangui, nato nel 1967. Dopo di lui hanno ricevuto la porpora il Cardinale portoghese Josè Tolentino de Mendonca (2019), nato una settimana dopo la conclusione del Vaticano II, il 15 dicembre 1965; il Cardinale brasiliano Paulo Cezar Costa (2022), nato nel 1967; il Cardinale di Timor Est Virgilio do Carmo da Silva (2022), nato nel 1967; il Cardinale Francois Xavier Bustillo, vescovo di Ajaccio (2023), nato nel 1968; il Cardinale portoghese Americo Alves Aguiar (2023), nato nel 1973 ed il Cardinale Giorgio Marengo prefetto apostolico di Ulan Bator (2022), nato nel 1974. A loro si aggiungeranno l'Arcivescovo di Torino Roberto Repole, nato nel 1967; il Vicario di Roma Baldassare Reina, nato nel 1970; l'Arcivescovo di Toronto Francis Leo, nato nel 1971; l'Arciprete coadiutore della Basilica di Santa Maria Maggiore Rolandas Makrickas, nato nel 1972; Mykola Byčok, eparca dei Santi Pietro e Paolo di Melbourne degli ucraini a Melbourne, nato nel 1980; George Jacob Koovakad, Arcivescovo titolare di Nisibi dei Caldei, nato nel 1973.

Con questo concistoro inoltre entrano contemporaneamente a far parte del Sacro Collegio il cardinale più giovane e quello più anziano: il 44enne redentorista Mykola Byčok e il 99enne Angelo Acerbi: ad oggi i due estremi erano rappresentati dal 50enne Giorgio Marengo e dal 98enne argentino Estanislao Esteban Karlic, Arcivescovo emerito di Paranà, creato cardinale da Papa Benedetto XVI nel concistoro del 24 novembre 2007.

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