Lucca, 22 February, 2016 / 1:00 PM
109 anni e scusate se è poco. Suor Candida ha spento le candeline il 20 febbraio ancora straordinariamente lucida e dinamica. Circondata dalle consorelle e dalla superiora provinciale suor Giuliana Fracasso, non ha mancato di ricordare aneddoti della sua vita e ha scherzato sul suo primato di longevità.
L’allegria e l’ironia non mancano a suor Candida Bellotti, nata a Quinzano (Verona) il 20 febbraio del 1907, da 85 anni consacrata alla spiritualità di San Camillo de Lellis, patrono degli ammalati, degli infermieri e dei luoghi di cura.
Entrata a far parte nel 1931 della Congregazione delle Ministre degli Infermi di San Camillo, ha prestato la sua opera come infermiera professionale in diverse città d’Italia. Dal 2000 vive a Lucca, nella Casa madre dell’istituto, dove, nonostante l’età, partecipa ancora attivamente alla vita comunitaria, impressionando tutti per la sua vivacità fisica e mentale, oltre che per la sua sagacia e prontezza di spirito.
Dieci i Pontefici che si sono succeduti durante la vita di suor Candida, fino a papa Francesco, che ha avuto il privilegio di incontrare due anni fa a Roma, in occasione del suo 107esimo compleanno.
Il segreto di tanta longevità? “Ascoltare la voce di Cristo ed essere docili alla sua volontà. In tutta la mia vita ho sempre pensato: dove il Signore mi mette, quello è il posto giusto per me”, afferma con disarmante semplicità la religiosa veneta, esempio luminoso di vocazione vissuta con coerenza.
Quest’anno i festeggiamenti per il compleanno di suor Candida si sono svolti in un clima di gioiosa intimitànella casa madre delle Ministre degli Infermi, a Lucca. In attesa (a Dio piacendo) di festeggiare il traguardo dei 110 anni.
Suor Candida (al secolo Alma Bellotti) è nata a Quinzano (Verona) il 20 febbraio del 1907. Terza di dieci figli, padre ciabattino e madre casalinga, è cresciuta in una famiglia umile e profondamente cattolica.
Inizia giovanissima a lavorare come sarta; intorno ai vent’anni comincia a sentire dentro di sé il desiderio di farsi suora. Il suo confessore la indirizza verso “la croce rossa” di san Camillo de Lellis. Così il 5 gennaio del 1931, accompagnata dal padre e dal fratello, fa il suo ingresso nell’Istituto delle Ministre degli Infermi di Lucca. Concluso il noviziato, prende i voti il 16 luglio del 1932.
Forte dei Marmi, Roma (dove ha conseguito il diploma di infermiera), Torino, Camaiore, Viareggio sono alcune delle località in cui ha operato, nel servizio ai malati e come formatrice di nuove vocazioni.
Nel 2000, all’età di 93 anni, è stata trasferita nella casa madre di Lucca per un meritato riposo. Lucida e dinamica, dal mattino alla sera segue pienamente la vita della comunità, non facendo mai mancare il suo contributo.
Dopo aver festeggiato i 100 anni in pellegrinaggio a Lourdes, nel 2014, in occasione dei 400 anni dalla morte di San Camillo de Lellis, ha festeggiato il compleanno a Roma. Qui ha partecipato alla messa mattutina celebrata da Papa Francesco nella Domus Santa Marta, ricevendo la sua benedizione.
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