venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Papa Francesco decide di chiudere la Fondazione Civitas Lateranensis

Papa Francesco su indicazione del nuovo vicario della Diocesi di Roma chiudere la Fondazione Civitas Lateranensis nata nel 1996 al fine di sostenere la Pontificia Università Lateranense nella sua missione. La Fondazione finanzia direttamente iniziative e strutture dell'università e garantisce un sostegno economico agli studenti (religiosi e laici) in difficoltà (soprattutto coloro che provengono da territori come l'Africa, l'America Latina, l'Asia e l'Europa dell'Est.

"Con un rescritto, Il Sommo Pontefice Francesco, nell’Udienza concessa al sottoscritto Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma in data 25 ottobre 2024 ha disposoto

- a norma del can. 120 §1 del Codice di Diritto Canonico, la soppressione della Fondazione “Civitas Lateranensis”;

- che il patrimonio residuo della Fondazione, ai sensi dell’art. 10 dello Statuto del medesimo Ente, sia affidato alla Pontificia Università Lateranense e destinato a borse di studio in favore dei propri studenti;

- Il Santo Padre ha altresì stabilito che questo Rescritto entri in vigore immediatamente, con pubblicazione sul L’Osservatore Romano, e quindi inserito nel commentario ufficiale degli Acta Apostolicae Sedis".

Dal 2017 la Fondazione aveva lanciato la iniziativa " Adotta uno studente" a sostegno dell’erogazione di borse di studio a persone, religiose e laiche, che si distinguono per doti umane ed intellettuali, ma che purtroppo si trovano in una condizione economica che non consente loro di partecipare ai corsi di laurea e alle altre proposte formative offerte dalla Pontificia Università Lateranense.

Grazie alla ogni anno vengono aiutate mediamente 60 persone provenienti da tutto il mondo tra laici, religiosi, ecclesiastici, sacerdoti e seminaristi; 51 sono le nazioni coinvolte dai 5 continenti; 70 le borse attualmente in corso. Complessivamente, negli ultimi anni sono state aiutate a sostenere i loro studi alla PUL oltre 600 studenti.

Ogni borsa di studio permetteva agli studenti di partecipare a tutti i corsi di laurea PUL, di sostenere i costi di vitto e alloggio presso una struttura adeguata sul piano logistico e pastorale per la durata, la copertura del pagamento di tutte le tasse universitarie presso la PUL (variabili in base alla facoltà scelta dallo studente “adottato”) e l’assegnazione di un piccolo contributo per spese personali.

Con “Adotta uno studente” la Fondazione lanciava un forte appello a tutte quelle istituzioni laiche e religiose che vogliono, attraverso il proprio sostegno concreto, contribuire direttamente all’opera di innovazione della Chiesa.

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