venerdì, ottobre 18, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Diario del Sinodo, cambierà il rapporto tra Roma e le chiese locali ?

Giornata di Congregazione Generale oggi al Sinodo e ieri pomeriggio gli ultimi due Forums hanno fatto parziale luce sul dibattito in Aula, sul quale, però, si sa pochissimo. Nel briefing quotidiano per la stampa ancora una volta si è parlato a lungo ma senza dare indicazioni su dove vada il consenso dei partecipanti al Sinodo. Il tema del rapporto tra Chiesa Universale e Chiesa locale è centrale ed è anche la sezione dello Strumento di Lavoro in discussione. Ma appunto in discussione e così non si hanno indicazioni, piuttosto una serie di "è stato detto" che non aiutano certo la comprensione dello status quaestionis .

Al Popolo di Dio di fatto non è dato sapere come vedono il futuro della Chiesa i vescovi e i sinodali.

Si parla di comunione e ricerca del consenso, ma non si sa su cosa. Il prefetto del Dicastero della Comunicazione parla di necessaria attesa del documento finale.

Intanto i vescovi cinesi presenti al Sinodo con il permesso dello stato, fanno dichiarazioni d'intenti molto generiche. Come riporta Vatican News Giuseppe Yang Yongqiang, vescovo di Hangzhou, capoluogo della provincia cinese di Zhejiang, ha detto che "La Chiesa cattolica in Cina ha avviato un attivo scambio di visite con le comunità cattoliche in tutto il mondo sulla base dei principi di uguaglianza, amicizia e rispetto reciproco". I vescovi della Cina Continentale partecipano per la terza volta al Sinodo dopo l' Accordo provvisorio di cui ancora si ignora il contenuto.

Dal Brasile invece arriva un'altra indicazione, non molto originale del resto: serve una conversione sinodale. Un cambiamento sia pastorale che spirituale e strutturale. Ma non è chiaro di cosa si tratti in concreto.

Ogni relatore ripete che la cosa più significativa del Sinodo è l'ascolto e la conversazione nello Spirito Santo.

In molti si chiedono ad esempio come sarà letto lo status teologico e giuridico delle Conferenze episcopali, e nei Forums si è parlato del rapporto tra Chiesa Universale e Chiese locali nelle questioni dottrinali e morali. Si ventila, ha detto Antonio Autiero, sacerdote e teologo morale, la istituzione di un "ministero dell'ascolto". Si ma come? Autiero propone che siano le Chiese locali a scegliere e decidere. Sarà una proposta che interessa? Non si sa.

Si dibatta tra la Chiesa come "corpo" o come "comunione" e intanto al Popolo di Dio non si dice molto. Tranne che deve partecipare sinodalmente. Ma a cosa? Ai consigli pastorali, ai sinodi, alle conferenze episcopali? Se e discute. E mentre si discute le chiese si svuotano e la gente perde fiducia. Il Sinodo è sempre più isolato e inarrivabile. E nelle comunità i fedeli cercano di interpretare la sinodalità alla luce di una maggiore partecipazione di laici e soprattuto donne alla vita quotidiana della Chiesa. Non resta che attendere per capire ad esempio se cambierà lo status teologico delle Conferenze episcopali, e se sarà davvero possibile una consultazione capillare del Popolo di Dio. Di tutti i battezzati e non solo di chi già si impegna in parrocchia. Domani pomeriggio iniziano gli incontri separati sui vari temi e ci sarà un confronto tra membri del sinodo e studenti universitari che si potrà seguire on line.

E il 28 ottobre teologi ed esperti del Sinodo si riuniscono alla Gregoriana per parlare della Lumen Gentiu, la costituzione conciliare sulla Chiesa.  “Dal Concilio al Sinodo. Rilettura di un cammino di Chiesa a 60 anni dalla Lumen Gentium (1964-2024)” sarà la prima riflessione teologica dopo la chiusura della seconda sessione dell’Assemblea del Sinodo sulla sinodalità. Almeno sarà aperta al pubblico.

Per ulteriori informazioni c'è il sito del Sinodo.

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