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L'Angelus di Papa Francesco: La vera ricchezza non sono i beni ma essere amati da Dio

Papa Francesco all'Angelus

Oggi, un cielo limpido e un sole luminoso sopra Piazza San Pietro. Ore 12, l’ora della preghiera dell’Angelus. Papa Francesco, introduce la preghiera con una breve riflessione che oggi si concentra sul Vangelo di Marco, capitolo 10: seguire Cristo lasciando tutti i beni, questo il tema cardine. 

Papa Francesco sottolinea l’atteggiamento dell’uomo invitato da Cristo a seguirlo: “All’inizio corre, per andare da Gesù; alla fine, però, se ne va via triste. Prima corre incontro, poi se ne va. Soffermiamoci su questo. Anzitutto, questo tale va da Gesù correndo. È come se qualcosa nel suo cuore lo spingesse: in effetti, pur avendo tante ricchezze, è insoddisfatto, porta dentro un’inquietudine, è alla ricerca di una vita più piena. Come fanno spesso ammalati e indemoniati , egli si butta ai piedi del Maestro; è ricco, eppure ha bisogno di guarigione”. Gesù, allora,  “lo guarda con amore” e “gli propone una “terapia”: vendere tutto quello che ha, darlo ai poveri e seguirlo”. 

Poi, la sorpresa. L’uomo invitato da Cristo, se dapprima corre, poi ha un atteggiamento diverso nei confronti di Gesù: “Quell’uomo - continua il Papa - si fa triste in volto e se ne va via! Tanto grande e impetuoso è stato il desiderio di incontrare Gesù, quanto freddo e veloce il congedo da Lui”. Sottolinea: “Anche noi, portiamo nel cuore un insopprimibile bisogno di felicità e di una vita colma di significato; tuttavia, possiamo cadere nell’illusione di pensare che la risposta si trovi nel possesso delle cose materiali e nelle sicurezze terrene”. 

Il Papa poi si rivolge ai fedeli presenti per spiegare che “Gesù vuole riportarci alla verità dei nostri desideri e farci scoprire che, in realtà, il bene a cui aneliamo è Dio stesso, il suo amore per noi e la vita eterna che Lui e Lui solo può donarci. La vera ricchezza è essere guardati con amore da Lui, come fa Gesù con quell’uomo, e amarci tra di noi facendo della nostra vita un dono per gli altri”. In quel gesto di spogliarsi dai beni c’è - secondo Papa Francesco - “rischiare l’amore”. E spiega: “Vendere tutto per darlo ai poveri” vuol dire soprattutto “spogliarci di noi stessi e delle nostre false sicurezze, facendoci attenti a chi è nel bisogno e condividendo i nostri beni, non solo le cose ma ciò che siamo: i nostri talenti, la nostra amicizia, il nostro tempo”. 

Infine, esorta i fedeli a domandarsi: “A cosa è attaccato il nostro cuore? Come saziamo la nostra fame di vita e di felicità? Sappiamo condividere con chi è povero, con chi è in difficoltà o ha bisogno di un po' di ascolto, di un sorriso, di una parola che lo aiuti a ritrovare speranza?”. 

Dopo la preghiera dell'Angelus, i consueti appelli. Chiede, ancora una volta il dono della pace soprattutto per il Medio Oriente: "un immediato cessate il fuoco", chiede il Papa. E spera che "si percorrano le vie della diplomazia".  E dichiara: "La guerra è un'illusione, una sconfitta soprattutto per chi si crede invincibile". Ricorda la guerra in Ucraina; poi, Haiti "dove continuano le violenze contro la popolazione". Anche preoccupazione esprime il Pontefice per il Myanmar. 




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