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Concistoro: sono 9 i futuri Cardinali membri del Sinodo sulla sinodalità

Sono 9 i futuri cardinali che riceveranno dalle mani del Papa la berretta rossa il prossimo 8 dicembre che partecipano alla seconda sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicata alla sinodalità, in corso in Vaticano.

Pur non essendo formalmente un membro dell’assemblea, il domenicano Padre Timothy Radcliffe svolge un ruolo di primo piano. Il già Maestro generale dell’Ordine dei Frati Predicatori, infatti, è uno dei due assistenti spirituali incaricato di tenere le meditazioni per i partecipanti. Inglese, compirà 80 anni alla fine di agosto 2025 e quindi per circa 8 mesi sarà ancora un cardinale elettore.

Gli altri 8 sono tutti vescovi e tutti indicati dalle rispettive conferenze episcopali, ad eccezione dell’ivoriano Monsignor Ignace Bessi Dogbo, 63 anni, Arcivescovo di Abidjan che partecipa come membro di nomina pontificia. Il Papa lo ha nominato nel maggio scorso come successore del Cardinale Kutwa, dimissionario per raggiunti limiti di età. E’ divenuto vescovo a 42 anni, nel 2004, e tra il 2017 e il 2023 è stato Presidente della Conferenza Episcopale della Costa d’Avorio.

In rappresentanza dell’America meridionale è presente ai lavori nell’Aula Paolo VI Monsignor Luis Gerardo Cabrera Herrera, 68 anni, Arcivescovo di Guayaquil in Ecuador. Francescano, nominato vescovo da Benedetto XVI nel 2009, attualmente è Presidente della Conferenza Episcopale dell’Ecuador. Dal Sud America, e precisamente dal Brasile, proviene anche Monsignor Jaime Splenger, 64 anni, Arcivescovo di Porto Alegre, nonchè Presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana e Presidente del CELAM. Anche lui è un francescano.

Tre i rappresentanti dell’Asia che saranno annoverati nel Sacro Collegio che sono presenti al Sinodo. Il giapponese monsignor Tarcisio Isao Kikuchi, 65 anni, Arcivescovo di Tokyo. Verbita, Segretario Generale della Confederazione dei Vescovi cattolici asiatici, dal 2022 è Presidente della Conferenza Episcopale Giapponese e dal 2023 Presidente di Caritas Internationalis, successore del Cardinale Tagle. Dall’Asia arriva anche il filippino Monsignor Pablo Virgilio Siongco David, 65 anni, Vescovo di Kalookan. Nominato vescovo nel 2006 da Benedetto XVI, dal 2021 è Presidente della Conferenza Episcopale delle Filippine dopo esserne stato vicepresidente dal 2017 al 2021. Pur essendo belga di nascita, è ascrivibile all’Asia Monsignor Dominique Joseph Mathieu, 61 anni, Arcivescovo di Teheran-Ispahan, in Iran. Francescano conventuale, è stato nominato arcivescovo da Papa Francesco nel gennaio 2021. In precedenza aveva prestato servizio in Belgio e in Libano.

Infine per l’Europa – oltre al citato Radcliffe - figurano altri due futuri cardinali. Il primo è l’italiano Monsignor Roberto Repole, 57 anni, Arcivescovo di Torino e di Susa. Vescovo dal 2022, Repole è un teologo che si è formato tra Torino e la Pontificia Università Gregoriana. Ha curato la collana “La teologia di Papa Francesco”, ricordata in particolare per il caso della lettera di Benedetto XVI pubblicata con alcuni omissis e solo successivamente resa pubblica nella versione integrale. Infine, il serbo Monsignor László Német, 68 anni, Arcivescovo di Belgrado. Verbita, è stato missionario nelle Filippine e ha poi lavorato in Polonia, Austria e Croazia; Collaboratore della Missione Permanente della Santa Sede presso l’ONU a Vienna; Provinciale della Provincia Ungherese della Società del Verbo Divino, è diventato poi Segretario Generale della Conferenza Episcopale Ungherese. Vescovo dal 2008, è Presidente della Conferenza Episcopale Internazionale dei Santi Cirillo e Metodio e Vice presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa.

 

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