Erevan, 20 September, 2024 / 9:00 AM
Non è certamente in linea con la tradizione del culto armeno, la statua del Cristo Redentore alta 33 metri che sta per essere inaugurata in Armenia. E, infatti, alla notizia della costruzione della statua, Etchmiadzin (il “Vaticano” della Chiesa Apostolica Armena) ha fatto sapere che davvero la statua non era in linea con la tradizione armena.
In fondo, la prima nazione cristiana del mondo ha costruito la sua fede intorno al libro, alle miniature e ai khachkar, le enormi croci di pietra che si trovano ovunque in Armenia. Questo Cristo Redentore, invece, è di foggia occidentale, moderno, quasi uno schiaffo nel panorama armeno. E proprio per questo destinato a fare notizia.
Sarà alto 33 metri, e dunque più alto del Cristo Redentore di Rio de Janeiro e più imponente del Cristo Re di Swiebodzin, in Polonia, che misura complessivamente 52,5 metri.
Il Cristo Redentore armeno sarà alto 33 metri e sarà posto in cima a un piedistallo di 44 metri sul Monte Hatis in Armenia.
Il progetto, guidato dall’imprenditore Gagik Tsarukyan, è quasi completato dopo l’inizio dei lavori nel luglio 2022. Si dice che favorirà il turismo, ma l’Associazione delle Guide Armena ha inviato una lettera aperta, sottolineando che “a differenza che in nazioni cattoliche come il Brasile, la cristianità armena non ha una tradizione di statue”, e dunque questa presenza non favorirà il turismo, perché “alla fine i turisti vengono per vedere e sperimentare la vita reale”.
Nemmeno queste proteste hanno fatto fermare il progetto. Tsarukyan aveva comprato 146 ettari di terreno nel 2008, che includevano la cima della montagna dove è costruita la statua, e ha aperto il cantiere nel 2022.
Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica
Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.
La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!
La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Donazione a CNA