Singapore, 12 September, 2024 / 11:44 AM
Solo l'amore edifica, dice il Papa ai cattolici di Singapore riuniti nello stadio nazionale, une vera meravigli dell'architettura secondo molti. Ma anche una architettura meravigliosa non ha senso senza l'amore perché "Non c’è opera buona, infatti, dietro cui non ci siano delle persone magari geniali, forti, ricche, creative, ma pur sempre donne e uomini fragili, come noi, per i quali senza amore non c’è vita, né slancio, né motivo per agire, né forza per costruire".
Al paese ricco per eccellenza, al porto franco, al luogo dove si intrecciano lusso ed affari di ogni tipo il Papa parla di storie di uomini e donne, dice: "se qualcosa di buono c’è e rimane in questo mondo, è solo perché, in infinite e varie circostanze, l’amore ha prevalso sull’odio, la solidarietà sull’indifferenza, la generosità sull’egoismo", anche a Singapore. Dietro ogni opera c'è la storia delle gente da leggere "per ricordarci che nulla di duraturo nasce e cresce senza amore".
Lo fa nella omelia della messa celebrata nel mega stadio di Singapore che nel 2010 ha sostituito quello precedente dove aveva celebrato la messa San Giovanni Paolo II. Un edificio imponente per misura e tecnologia. Ma per il Papa nessuna architettura esiste senza amore e fede.
E la fede, dice il Papa "ci conferma e ci illumina ancora di più circa questa certezza, perché ci dice che alla radice della nostra capacità di amare e di essere amati c’è Dio stesso, che con cuore di Padre ci ha desiderati e portati all’esistenza in modo totalmente gratuito e che in modo altrettanto gratuito ci ha redenti e liberati dal peccato e dalla morte, con la morte e risurrezione del suo Figlio Unigenito".
Francesco cita San Giovanni Paolo II che nel 1986 in questo luogo disse: "l’amore è caratterizzato da un profondo rispetto per tutti gli uomini, a prescindere dalla loro razza, dal loro credo o da qualunque cosa li renda diversi da noi".
E del resto "l’edificio più bello, il tesoro più prezioso, l’investimento più redditizio agli occhi di Dio siamo noi" per questo la serve la carità, l'amore appunto quell'amore "che Dio ci dimostra, e che ci invita a praticare a nostra volta, è così: “risponde generosamente alle necessità dei poveri, è contrassegnato dalla pietà per coloro che soffrono, pronto a offrire ospitalità, fedele nei tempi difficili, sempre disposto a perdonare, a sperare», al punto di «ricambiare una bestemmia con una benedizione è il fulcro del Vangelo” ".
Infine il pensiero del Papa va a Maria del cui nome oggi ricorre la memoria liturgica, e poi a San Francesco Saverio, accolto in questa terra in molte occasioni, l’ultima il 21 luglio 1552, pochi mesi prima di morire, e il Papa cita una lettera "indirizzata a Sant’Ignazio e ai primi compagni, in cui manifesta il suo desiderio di andare in tutte le università del suo tempo a «gridare qua e là come un pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che carità», perché si sentano spinti a farsi missionari per amore dei fratelli, «dicendo dal profondo del loro cuore: “Signore, eccomi; che cosa vuoi che io faccia?”» (Lettera da Cochín, gennaio 1544).
Il cardinale William Seng Chye Goh, Arcivescovo di Singapore ha ricordato la visita di San Giovanni Paolo II e aggiunto la speranza "che questa celebrazione eucaristica abbia approfondito i nostri legami di unità, mentre ci impegniamo a percorrere il cammino della sinodalità e del dialogo e mentre rimaniamo in comunione, portando avanti la missione che ci è stata affidata. Solo così la Chiesa potrà portare speranza all'umanità ed essere il faro di Cristo, un faro di amore e misericordia, compassione, giustizia e inclusione".
Alla fine della celebrazione il Papa torna in Nunziatura. Nella notte italiana inizierà la ultima giornata di Francesco a Singapore ricca di appuntamenti e alle 5.30 del mattino ora di Roma il Papa riparte per tornare in Vaticano con circa 13 ore di volo.
Aggiornato alle 12.43
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