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Un servizio di EWTN News

Giovanni Paolo II e i suoi viaggi in Papua Nuova Guinea

Tra i paesi che Francesco visita nei prossimi giorni c'è la Papua Nuova Guinea. Non sarà la prima volta di un Pontefice nell'isola. Papa Giovanni Paolo II ha visitato l'isola due volte, nel 1984 e nel 1995. Composta da centinaia di gruppi etnici autoctoni, con 851 lingue indigene parlate nel Paese, conta il 26% della popolazione cattolica.

Giovanni Paolo II ha visitato la Papua Nuova Guinea per la prima volta nel maggio 1984 e ha reso omaggio alla forza del cattolicesimo sull'isola. Nella Messa per le vocazioni allo stadio di Port Moresby, nella capitale della Papua Nuova Guinea, Giovanni Paolo II ha sottolineato la storia dei missionari che sono arrivati sull'isola portando la fede cattolica.

“In questo momento, il mio pensiero va in modo particolare ai missionari: a quelli che per primi hanno portato il messaggio di Cristo in queste isole e a quelli che continuano a servire qui oggi”, disse il 7 maggio 1984. “Non è possibile raccontare l'intera storia del Vangelo in Papua Nuova Guinea, ma desidero rendere omaggio alla sacra storia dell'evangelizzazione”. Ed aggiunse:“Sono stato testimone di come la fede cattolica abbia messo profonde radici in questa terra e abbia cominciato a dare frutti in misura generosa. Vedo una grande speranza per il futuro della Chiesa in Papua Nuova Guinea”.

Giovanni Paolo II tornò sull'isola per la seconda volta nel 1995. Questa volta fu per celebrare la beatificazione del primo beato della Papua Nuova Guinea, Pietro To Rot. un cattolico della Papua Nuova Guinea che ha prestato servizio come catechista nel suo villaggio dopo che il loro sacerdote era stato portato dall'esercito giapponese in un campo di lavoro durante la Seconda Guerra Mondiale. Il sacerdote lasciò a To Rot il compito di catechizzare il villaggio e gli disse, prima di essere portato via: “Aiutali, in modo che non si dimentichino di Dio”. Giovanni Paolo II nella omelia ha esortato i fedeli presenti quel giorno a “ricordare sempre Pietro a Rot. Dovete pensare sempre alla sua fede; dovete pensare sempre alla sua vita in famiglia; dovete pensare sempre al suo lavoro di catechista. Perché Pietro To Rot ci mostra la strada. Mostra la strada a tutti noi, ma soprattutto alle famiglie qui in Papua Nuova Guinea, ai giovani e a tutti quegli uomini e quelle donne che predicano la parola di Dio al popolo”.

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