venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Meeting 2025 in compagnia di Thomas Stearns Eliot

La platea del Meeting di quest'anno

“Il Meeting di quest’anno ci ha sorpreso per l’intensità della partecipazione, la forza delle testimonianze, la profondità delle riflessioni e l’apertura al mondo”: così si è espresso il presidente del Meeting dell’Amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz, a conclusione della 45° edizione della manifestazione dal  titolo ‘Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?’, da cui sono emerse esperienze e prospettive per sostenere un’educazione appassionata al bene dei ragazzi, per promuovere un’economia equa e sostenibile, per favorire una politica orientata al bene comune e per utilizzare in modo adeguato i media e l’intelligenza artificiale.  

Il presidente Scholz ha ripercorso i momenti più importanti di questa settimana riminese: “A partire dal dialogo inaugurale con il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, il card. Pierbattista Pizzaballa, in tanti incontri si è cercato di dare voce a iniziative di pace e di riconciliazione in Russia, Ucraina, Israele, Palestina e Myanmar. Temi centrali sono stati anche il futuro della democrazia e il dialogo interreligioso: su quest’ultimo punto sono intervenuti il presidente della Cei cardinale Matteo Maria Zuppi e il segretario generale della Lega Musulmana Mondiale Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa”.

Le mostre hanno richiamato molto interesse da parte dei visitatori: “Le 16 mostre hanno incontrato anche quest’anno un grande interesse, con più di 150mila visitatori, con artisti come Curran Hatleberg e William Congdon, oppure attraverso le vite diverse tra loro ma tutte segnate in modo drammatico dalla ricerca dell’essenziale di Franziska e Franz Jägerstätter, Alcide De Gasperi e del medico modenese Enzo Piccinini. Di rilievo anche la mostra sulla storia dei Giubilei in vista dell’Anno Santo 2025”.  

E come in ogni consuntivo non potevano mancare le cifre delle presenze al Meeting: “Quanto alle cifre, i partecipanti sono aumentati rispetto all’edizione 2023 con una crescita attorno al 10%. I 140 convegni con 450 relatori di cui 100 provenienti dall’estero, le 16 mostre e i 18 spettacoli hanno registrato quasi costantemente il sold out e lo stesso vale per il Villaggio Ragazzi Yoga e la Cittadella dello Sport che hanno visto la presenza di decine di migliaia di bambini e ragazzi. 

In aumento anche le aziende partner, arrivate a quota 180, con un coinvolgimento anche nella riflessione sui temi del Meeting, mentre le dirette di 80 convegni (praticamente tutti i principali) sono state rilanciate quasi 300 volte dalle principali testate giornalistiche italiane, con un impatto mediatico complessivo sensibilmente maggiore rispetto all’anno scorso”.

Insomma tali numeri per il presidente della fondazione del Meeting sono significative perché esso è “sempre di più come un luogo di incontro, di dialogo, di pacificazione, di collaborazione e di approfondimento comune per il nostro Paese e per il mondo, come ha ricordato nel suo messaggio papa Francesco”.

Ed infine il titolo della 46° edizione, che si svolgerà a Rimini da venerdì 22 agosto a mercoledì 27 agosto 2025, è tratto dai Cori da ‘La Rocca’ di Thomas Stearns Eliot: ‘Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi’, che richiama, quasi inconsapevolmente  lo spettacolo teatrale ‘Assassinio nella Cattedrale’, dello stesso autore, messo in scena nel 1990 dal Teatro degli Incamminati, che insieme al ‘Miguel Mañara’ di Oscar Milosz, messo in scena nel 1989, ed ‘Antigone’ di Sofocle, messo in scena nel 1991, sotto la regia di Franco Branciaroli, costituisce nel panorama artistico italiano e mondiale un ‘unicum’ irripetibile, sia per innovazione tecnica e scenografica, come ha ricordato la scenografa Margherita Palli, (in quei tempi lavorava con il regista Luca Ronconi), che il regista era un po’ ‘geloso’ dei successi di questi spettacoli, sia per aver fatto cadere la famosa ‘quarta parete’ con la partecipazione attiva del pubblico come attore, e la partecipazione di Gian Mario Bandera, direttore del Centro Teatrale Bresciano già presidente del Teatro degli Incamminati, che ha ricordato Emanuele Banterle e Giovanni Testori; Emilia Guarnieri, cofondatrice Meeting per l’amicizia fra i popoli.

Però nei numerosi incontri che il meeting ha offerto è opportuno quello svolto nell’ultimo giorno, dal titolo ‘Dagli uomini d’onore agli uomini d’amore’ con la partecipazione di Domenico Airoma, procuratore delle Repubblica di Avellino e vicepresidente Centro Studi Livatino; Valerio Montalbano, figlio di Giuseppe Montalbano, medico di Camporeale, ucciso il 18 novembre 1988 su ordine di Giovanni Brusca; Domenico Pace, detenuto presso il carcere di Sulmona; Lia Sava, procuratore generale Corte d’Appello di Palermo; Paolo Tosoni, avvocato penalista, che ha sottolineato il cammino compiuto per giungere al perdono: 

“Nel mio lavoro di avvocato penalista ho spesso a che fare con persone che hanno commesso gravi crimini o con le loro vittime: i primi, alcuni, dopo tanti anni di carcere, pentiti del male commesso, anelano il perdono di coloro che hanno fatto soffrire; le vittime, che riescono a fare il grande passo di perdonare, raggiungono una pace insperata: il perdono, infatti, non a caso è un atto profondamente cristiano (ma alla portata di tutti) perché lenisce e rimargina le ferite e introduce una novità di vita”.

Per l’avvocato penalista il perdono è un’opportunità offerta a tutti: “Per tutti vi è e vi deve essere la possibilità di redimersi e riscattare socialmente il male arrecato: quando ciò avviene è una vittoria per tutti, vittime, magistrati, avvocati e collettività; non credere a questa possibilità è una sconfitta in partenza. Quando si parla di mafiosi e di uomini d’onore, in generale si tende ad escludere questa eventualità positiva: perché il patto scellerato che li ha condotti prima a commettere delitti e poi in carcere, si ritiene indissolubile, e strumentale ogni accenno di riabilitazione”.

L’intervento conclusivo dell’incontro è stato affidato al dott. Fabio Pinelli, vicepresidente Consiglio Superiore della Magistratura, che ha ricordato il beato Rosario Livatino, in cui ha riaffermato che la credibilità del magistrato deve manifestarsi sia nella vita pubblica che in quella privata: “Ecco la ‘credibilità’ del magistrato come momento fondante della sua legittimazione e delle sue garanzie. E’ una credibilità che si gioca non solo nelle decisioni e nelle scelte che compie allorché indossa la toga, ma anche nelle più generali manifestazioni della sua persona…  

Vittorio Bachelet, Rosario Livatino, Piersanti Mattarella e Aldo Moro, tutti credibili e tutti ‘uomini liberi’: un grande lascito il loro, che ci spinge a non desistere dalla ricerca dell’essenziale”.

Ed infine la Compagnia delle Opere (CdO), durante l’incontro ‘Un lavoro all’altezza del desiderio umano’ ha ‘lanciato’ il manifesto per una nuova concezione del ‘buon lavoro’: “la finalità del lavoro di diventare un’esperienza umana fondamentale, ricercando anche degli strumenti per aumentare la soddisfazione di chi lavora; una provocazione per tutti gli imprenditori, che sono invitati ad accelerare questo processo; organizzare i fattori produttivi per creare non solo valore finanziario, ma anche e soprattutto valore sociale; rivedere l’organizzazione del lavoro nelle nostre imprese perché chi lavora deve sentire la sua libertà resa più forte dalla condizione di lavoratore; sostenere le piccole e medie imprese che investono sulle idee dei propri collaboratori per dare spazio e valore alla creatività con sistemi di premi; sfruttare la crescente attenzione istituzionale e normativa alla sostenibilità cercando di allineare i valori aziendali con quelli percepiti come prioritari dalla società”.

Ed infine ecco biglietti vincenti della lotteria del Meeting di quest’anno: CD1455, HI0690, BC0929, DE1119, FG0923, CD0320, FG1074, HI1111, EF0886, CD1004, CD0262, FG1498.

 

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