Città del Vaticano , 30 July, 2024 / 6:35 PM
Papa Francesco in questo caldo pomeriggio romano riceve in Udienza, in Piazza San Pietro, i partecipanti al XIII Pellegrinaggio dell’Associazione Internazionale dei Ministranti (Coetus internationalis ministrantium – CIM), che ha luogo a Roma, dal 29 luglio al 3 agosto, sul tema: “Con te”.
Si possono incontrare a Roma in questi giorni giovani pellegrine e pellegrini di almeno 88 (arci)diocesi e circa 20 Paesi, tra cui: Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Svizzera, Ucraina e Ungheria. I 50.000 tra pellegrine e pellegrini, tra cui 35.000 ministranti provenienti dalla Germania, saranno affiancati da oltre 12.000 accompagnatori volontari e più di 2.000 professionisti della pastorale, sacerdoti, operatori spirituali e altre figure.
Dopo un lungo giro in papamobile e un articolato momento di preghiera, il Papa passa al suo discorso. "Piazza San Pietro è sempre bella, ma con voi è ancora più bella! Grazie! Grazie di essere venuti a Roma; forse per qualcuno di voi è la prima volta. Benvenuti! Willkommen!", dice il Pontefice accogliendo i ragazzi.
"Con te. È un’espressione che racchiude il mistero della nostra vita, il mistero dell’amore", sottolinea il Pontefice.
La vostra esperienza di servizio nella Liturgia mi fa pensare che il primo soggetto, il protagonista di questo con te è Dio - commenta il Papa - E questo si realizza al massimo nella Messa, nell’Eucaristia: lì il con te diventa presenza reale e concreta di Dio nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Il sacerdote vede accadere ogni giorno questo mistero tra le sue mani; e anche voi lo vedete, quando servite all’altare. E quando riceviamo la santa Comunione, possiamo sperimentare che Gesù è “con noi” spiritualmente e fisicamente. Lui ti dice: “Io sono con te”, ma non a parole, lo dice in quel gesto, in quell’atto d’amore che è l’Eucaristia".
"Spero di riuscire a farmi capire: il con te di Gesù, grazie al suo amore, diventa il mio, il tuo, il nostro con te che possiamo donare agli altri. Così si può realizzare il suo comandamento: Amatevi come io vi ho amati. Se tu ministrante custodisci nel tuo cuore e nella tua carne, come Maria, il mistero di Dio che è con te, allora diventi capace di essere con gli altri in modo nuovo. Anche tu – grazie a Gesù, sempre e solo grazie a Lui – anche tu puoi dire al tuo prossimo sono con te non a parole, ma nei fatti, con i gesti, con il cuore, con la vicinanza concreta: piangere con chi piange, gioire con chi gioisce, senza giudizi e pregiudizi, senza chiusure, senza esclusioni. Anche con te, che non mi sei simpatico; con te, che sei diverso da me; con te, che sei straniero; con te, da cui non mi sento capito; con te, che non vieni mai in chiesa; con te, che dici di non credere in Dio.", dice ancora Francesco in Piazza San Pietro.
"Ragazzi, ragazze, che grande mistero in queste due paroline: con te! Grazie a chi le ha scelte, e soprattutto grazie a voi di essere venuti qui, pellegrini, a condividere la gioia di appartenere a Gesù, di essere servitori del suo Amore", conclude infine il Papa.
L'incontro è continuato con la preghiera dei fedeli in tutte le lingue e la recita del Padre Nostro.
articolo aggiornato ore 18.49
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