Bruxelles , 15 June, 2024 / 12:30 AM
C’è un legame molto forte tra il Belgio e la Cina, favorito dalla presenza dei padri di Scheut – da 160 anni missionari in Oriente – e dall’attivissima Fondazione Verbiest – Louvain a loro legata. E così, dal 7 al 14 giugno, una delegazione di vescovi belgi, guidati dal Cardinale Jozef de Kesel, vescovo emerito di Bruxelles - Malines e presidente della Fondazione, è stato in Cina, a restituire la visita che quattro vescovi della Cina continentale hanno svolto in Belgio nel settembre 2023.
La delegazione belga era composta da cinque membri. Oltre al Cardinale de Kesel, c’erano padre Charles Phukuta, Superiore generale della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria (missionari di Scheut, CICM) e padre Jeroom Heyndrickx CICM, grande amico della Chiesa cattolica in Cina e fondatore della Fondazione Verbiest.
D’altronde, i padri di Scheut sono tra i maggiori esperti del dialogo con l’Oriente. Furono anche i padri di Scheut ad aprire la via della Mongolia e il Belgio rappresenta una possibile frontiera di dialogo con il mondo cinese, nel mezzo delle difficoltà.
Scopo della visita è quello di “consolidare i risultati delle precedenti visite reciproche tra le due Chiese e rafforzare ulteriormente gli scambi culturali e la cooperazione ecclesiale”. Con la visita, si riprende il programma di scambio e formazione attuato per anni tra la Fondazione Verbiest e il governo cinese.
La delegazione guidata dal Cardinale de Kesel ha incontrato a Pechino il vescovo Giuseppe Li Shan, ma anche il vescovo di Shanghai Giuseppe Shen Bin – che è stato recentemente in Vaticano per una conferenza sul centesimo anniversario del Concilio di Shanghai – il vescovo di Zhoucun Giuseppe Yang Yongqian e il vescovo di Chengde Giuseppe Guo Jincai, cheè anche rettore del Seminario nazionale.
Il cardinale de Kesel e i suoi accompagnatori hanno anche concelebrato la Messa domenicale nella cattedrale del Santo Salvatore di Pechino insieme al vescovo Giuseppe Li Shan e ai sacerdoti diocesani, e hanno avuto vari incontri con i vescovi cinesi su varie questioni, tra le quali quella tradizionale per la fondazione Verbiest, ovvero la possibile cooperazione nella formazione nei seminari, della pastorale vocazionale, della catechesi e dell’annuncio del Vangelo.
Dal 2015 la fondazione organizza corsi intensivi di formazione in cinese per sacerdoti, religiosi e laici provenienti dalla Cina. Lì apprendono di più sulla pastorale, sulla catechesi, sulla dottrina sociale e sulla spiritualità in linea con il Concilio Vaticano II. Dopo la formazione, i partecipanti vanno ogni volta in pellegrinaggio a Roma dove vengono ricevuti dal Papa.
La delegazione ha anche avuto un incontro nel Seminario Nazionale che ha sede a Pechino, mentre il 10 giugno si è spostata nella diocesi di Hohhot, nella provincia della Mongolia Interna. Il vescovo Paolo Meng Qinlu li ha accolti, ha relazionato della situazione diocesana e della storia dello sviluppo della comunità cattolica di Hohhot e della situazione del Seminario Regionale.
Quindi, la delegazione si è spostata nella diocesi di Jining / Wumeng, in zona Ulaan Chab, sempre nella Mongolia Interna.
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