Roma, 04 May, 2024 / 10:00 AM
Lo scorso 1 maggio è iniziato il mese mariano. Un tempo dedicato alla preghiera a Maria e alla recita del Santo Rosario.
“Non finiremo mai di cantare la bellezza nel cuore di Maria: un cuore limpido, un cuore umile, un cuore obbediente fino all’eroismo”, scrive il card. Angelo Comastri, Vicario emerito del Papa per la città del Vaticano nella presentazione del volume di don Enzo Gabrieli dal titolo “Con Maria Dio bussa alla porta del cuore” edito da La Pietra d’Angolo. Il via al mese mariano è partito in diverse diocesi italiane.
A Pompei il “Buongiorno a Maria” ogni mattina al santuario fondato dal beato Bartolo Longo. Il prossimo 8 maggio la Supplica alla Madonna del Rosario mentre lunedì 6 maggio la tradizionale discesa del quadro e la Messa presieduta dall’arcivescovo, mons. Tommaso Caputo. Martedì 7 la veglia di preghiera che sarà conclusa a mezzanotte dalla liturgia eucaristica presieduta dl presule. La supplica, alle 12 di mercoledì, sarà presieduta, invece, da mons. Giuseppe Favale, vescovo di Conversano-Monopoli.
Sempre in Campania, nella diocesi di Gaeta ogni giorno messe e meditazioni trasmesse su Radio Civita inBlu dal santuario della Civita di Itri.
A Gorizia un sussidio per la recita del rosario “vocazionale” con meditazioni di papa Francesco. Nella diocesi il mese di maggio è segnato dall’ordinazione sacerdotale di don Matteo Marega, e da quella a diacono permanente di Lionello Paoletti entrambi previsti domenica 19 maggio nella basilica di Aquileia. Da oggi a domenica 12 maggio, l’Immagine della Beata Vergine di San Luca sarà in città a Bologna. La Sacra Immagine sarà nella Cattedrale di San Pietro.
In occasione della visita l’arcivescovo, il card. Matteo Zuppi, ha indirizzato a tutti i bolognesi una lettera nella quale afferma: “Abbiamo bisogno della presenza di Maria come la prima comunità cristiana, perché la nostra testimonianza del Risorto sia autentica e coraggiosa. Chiediamo a Lei che ci doni l’antidoto alla pandemia, alle discriminazioni, alla violenza, all’odio, all’indifferenza e all’individualismo. La venerata immagine della Madonna di San Luca scende in Cattedrale, nel cuore della nostra città, nel tempo di Pasqua, per essere un segno di speranza, di vita risorta e di nuova creazione, di cui, insieme a lei, siamo tutti artefici e testimoni”.
Per una settimana nella Cattedrale di San Pietro vi saranno le celebrazioni in onore della Beata Vergine di San Luca, Patrona della Città e della diocesi bolognese. Nella diocesi di Lamezia Terme oggi l’avvio dei sabati della Madonna di Dipodi con la messa presieduta dal vescovo, mons. Serafino Parisi. Questa iniziativa è promossa ogni anno in preparazione alla Festa della Madonna che si celebra il 15 agosto. Il tema scelto quest’anno dal rettore don Antonio Astorino, ripercorre le indicazioni di Papa Francesco per l’anno della preghiera e vedrà impegnati i sacerdoti della diocesi a seguire il sussidio preparatorio al Giubileo 2025 ‘Insegnaci a Pregare’.
A Benevento lo scorso 1 maggio la conclusione delle celebrazioni per il terzo centenario dell’incoronazione della Madonna delle Grazie iniziate il 3 aprile 2023. La Provincia dei Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia ricordano che “il Capitolo Vaticano, con adunanza del 19 aprile 1722, accolse la richiesta dei Frati Minori di ‘incoronare’ la statua della Madonna delle Grazie di Benevento e il 3 aprile 1723 il card. Vincenzo M. Orsini – futuro Benedetto XIII – nella cattedrale di Benevento presiedette il rito di incoronazione”. Tra le diverse iniziative realizzate in questo anno “centenario”, in particolare si è svolta la “Peregrinatio” della Madonna, dal 22 al 1° maggio 2023, nei paesi dell’arcidiocesi di Benevento. La celebrazione di chiusura nella basilica della Madonna delle Grazie è stata presieduta da mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento.
Festa della Beata Vergine delle Grazie anche nella diocesi di Faenza-Modigliana con il pontificale, l’11 maggio, presieduto dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. “È necessario non dimenticare quanto è accaduto, non tanto per alimentare un senso di frustrazione, ma per impegnarci nella ripartenza e soprattutto per conservare e alimentare quanto di buono è nato da quella situazione drammatica”, spiega mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, ha scritto ad un anno dall’alluvione che ha devastato la Romagna. “Abbiamo bisogno di conservare questo cuore risvegliare questa fraternità, favorire questa unità. Non abbiamo altre possibilità se non camminare insieme! Insieme possiamo continuare a rialzarci, a ricostruire quanto è stato distrutto. Da soli non riusciamo ad affrontare sfide più grandi di noi. La celebrazione pasquale del Risorto, per intercessione della Vergine delle Grazie, è la radice dell’unità e della fraternità che sole possono animare la comunità cristiana”.
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