Roma, 26 March, 2024 / 6:00 PM
Dieci anni di regali, di "strenne" salesiane. Dieci anni nei quali il mondo è cambiato eppure è rimasto sempre lo stesso. O meglio gli esseri umani, i loro pensieri, dubbi e passioni sono sempre gli stessi. Il rettore maggiore dei salesiani, successore di Don Giovanni Bosco scrive ogni anno una lettera pastorale che però si chiama "strenna", perché come il grande santo ha voluto e ha iniziato a fare si tratta di un regalo.
Don Giuseppe Costa, salesiano con una lunga carriera editoriale alle spalle, ha deciso raccogliere le Strenne di Don Angel Fernandez Artime, rettore maggiore in carica e da poco divenuto cardinale, dal 2015 al 2024. Una raccolta come lavoro conclusivo. Perché don Artime sarà rettore ancora per poco e poi il Papa sceglierà per il Cardinale Artime un altro incarico.
Chiamati all'amore con speranza è il titolo di questa raccolta pubblicato dai Salesiani che attraversa dieci anni di lavoro intenso di don Angel.
Basta scorrere l'indice per capire che la guida di San Giovanni Bosco è presente in ogni testo del suo decimo successore. Giovani, famiglia, ascolto, cittadinanza, santità, speranza e sogno. Si il sogno di Don Bosco, il tema dell'ultima strenna, di cui nel 2024 ricorrono i 200 anni.
C'è pastorale e teologia nelle strenne del rettore maggiore Artime, ci sono le risposte alle sfide dei cristiani di oggi. E in tutto il mondo. Ecco la particolarità di questi scritti è la visione ampia, lo sguardo a tutti i continenti. Nei suoi anni come rettore maggiore Artime ha visitato almeno 120 paesi del mondo. E a questi viaggi è stato dedicato proprio un libro.
Il libro non è una semplice raccolta, ma una vera lettura dei testi grazie all'introduzione di un giornalista, Enzo Romeo, di un teologo Massimo Naro e di una sociologa Cecilia Costa.
Attraverso i loro occhi le "strenne" diventano dei veri manuali di vita oltre che degli strumenti pastorali.
Strumenti fortemente legati alla attualità della Chiesa, dai testi del Papa al Sinodo ancora in corso e dedicato alla sinodalità, un metodo pastorale appunto.
Lo stile di Don Angel è chiaro, lineare, pratico, a volte didascalico. E le foto che arricchiscono il volume fanno capire di cosa parla e a chi parla il rettore dei salesiani.
C'è la cronaca che diventa occasione di evangelizzazione, speranza, e quindi conversione al Vangelo. E c'è una particolarità di cui ha parlato proprio il cardinale Artime alla presentazione del libro: non scrivo mai una omelia se non leggo prima qualcosa di Benedetto XVI. E leggendo le strenne si può pensare che anche in questo caso il rettore maggiore abbia letto spesso Benedetto XVI, tanto che spesso lo cita.
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