Città del Vaticano , 21 March, 2024 / 2:00 PM
Ad 82 anni, il presidente di Malta George Vella non intende correre per un altro mandato di cinque anni come presidente di Malta. Così, in un viaggio che è diventato tradizione per i presidenti maltesi, è partito per l’Italia, e ha avuto la sua visita di congedo con Papa Francesco, sebbene poi sia ancora incerto chi sarà il suo successore alla guida della piccola isola.
È stato un incontro breve, quello tra Vella e Papa Francesco: iniziato alle 9.35, finito alle 10 con il consueto scambio di doni. Papa Francesco, come di consueto, ha donato una scultura in bronzo dal titolo “Dialogo tra le generazioni”, i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale per la pace di quest’anno, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020 e il volume sull’’Appartamento Pontificio delle Udienze, a cura della Prefettura della Casa Pontificia.
Il presidente, dal canto suo, ha donato un pc all-in-one per l’ambulatorio Madre della Misericordia.
Dopo l’incontro con Papa Francesco, c’è stato come di consueto il bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato dal sottosegretario per le relazioni internazionali Wachowski, perché l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, cominciava oggi il suo viaggio in Montenegro.
Un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede spiega che "nel corso dei cordiali colloqui, in Segreteria di Stato, si è espresso apprezzamento per i buoni rapporti bilaterali esistenti. Ci si è poi soffermati su diverse tematiche di carattere internazionale, con particolare attenzione alla Regione del Mediterraneo, ai conflitti in Israele e Palestina ed in Ucraina, nonché alle migrazioni".
Papa Francesco ha visitato Malta il 2-3 aprile del 2022, e ha ricordato l’isola come un laboratorio di pace. Benedetto XVI era stato invece a Malta il 17-18 aprile 2010, e Giovanni Paolo II dal 25 al 27 maggio 1990. Malta è uno dei pochi territori che hanno visto la visita di tre Papi.
La delegazione del presidente includeva sua moglie e il ministro degli Ester Ian Borg. Prima di lui, la presidente Marie-Louise Coliero Preca era stata in visita di congedo dal Papa nel marcio 2019, e il presidente George Abela nel marzo 2014.
L’isola di Malta conquista l’indipendenza dal Regno Unito nel 1964, e già nel 1965 Paolo VI, con il breve Studio Christianae, stabilisce la nunziaura apostolica nel Paese. Da allora, si sono succeduti 14 nunzi nel Paese, anche se dal 1978 al 1985 non è stato nominato un nunzio nel Paese. L’attuale nunzio, l’arcivescovo Alessandro D’Errico, ha praticamente terminato la carriera diplomatico.
Le relazioni tra Santa Sede e Malta sono state rafforzate con una serie di accordi. Nel 1988, fu siglato un accordo sulla restituzione della Facoltà di Teologia all’Università di Malta; nel 1989, uno che garantiva una istruzione regolare nella dottrina catttolica e la consulenza religiosa nelle scuole Statali; un altro nel 1991 che permetteva il trasferimento allo Stato, dietro pagamento di compensazioni, di proprietà della Chiesa che non erano necessarie per gli scopi pastorali.
Sempre nel 1991, si siglò quello che fu definito un “accordo definitivo” sulle scuole della Chiesa perché potessero fornire educazione gratuita grazie all’assistenza finanziaria del governo, mentre veniva ristabilita una certa autonomia nel regime delle assunzioni e della politica educativa.
Nel 1993, è stato definito l’accordo per emendare il Marriage Act, introdotto nel 1975, che definiva il matrimonio civile come l’unica forma legalmente riconosciuta di matrimonio. Questo accordo è stato poi implementato nel 1995.
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