Milano, 07 March, 2024 / 6:00 PM
“Il mio cuore è lacerato alla vista di quanto accade in Terra Santa, dalla potenza di tante divisioni e di tanto odio. Tutto il mondo guarda a quanto accade in quella Terra con apprensione e con dolore”.
Sono parole della lettera indirizzata agli ebrei da Papa Francesco, in cui condannava l’antisemitismo e l’antigiudaismo; alla professoressa Milena Santerini, docente di pedagogia generale all’Università Cattolica di Milano e vicepresidente della Fondazione ‘Memoriale della Shoah’ di Milano, chiediamo di spiegarci il motivo per cui stanno risorgendo antisemitismo ed antigiudaismo: “L’antisemitismo non è mai scomparso dalla società; è sempre stato nel ‘sommerso’ e nei momenti di crisi riemerge, prendendo nuove forme. Dobbiamo affermare che per quanto riguarda l’antigiudaismo la Chiesa ha fatto molti progressi dal punto di vista teologico. Ma ci sono tante forme di neo antisemitismo, come quella che proviene dal nazifascismo, ma anche quella forma di tipo cospiratoria di odio verso Israele, che dopo gli avvenimenti tragici del 7 ottobre è riemersa in modo importante”.
Al "male assoluto" ha detto Liliane Segre "non si arriva così, un giorno per caso" ma "attraverso un lungo percorso nel quale ogni passaggio è funzionale a rendere possibile, a rendere accettato, a rendere addirittura condiviso da molti, quel male". In quale modo è possibile tramandare memoria di ciò che è avvenuto?
“Questa sintesi della senatrice Liliana Segre è perfetta per indicare come dobbiamo fare memoria della Shoah, cosa che purtroppo non abbiamo fatto. Non bisogna solo celebrare, giustamente, le vittime; ma anche ricordare i meccanismi per cui si è arrivato a tale efferatezza. Ai giovani spesso chiedo: pensate che all’improvviso gli italiani ed i tedeschi fossero diventati sadici? No, c’è stato un percorso di manipolazione delle coscienze all’antisemitismo, che ha permesso di arrivare agli esiti estremi. Questo è il senso che dobbiamo dare riguardo l’educazione sulla Shoah, facendo comprendere i meccanismi che l’hanno provocata, oggi”.
Cosa è ‘Memoriale Shoah’?
“L’area dove oggi sorge il Memoriale della Shoah di Milano originariamente era adibita alla movimentazione dei vagoni postali, e tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci, trasportati al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz- Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento, o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano. E' un luogo simbolo della deportazione degli ebrei e degli altri perseguitati verso i campi di concentramento e di sterminio. Ma anche luogo di memoria e di conoscenza; un centro polifunzionale dove ospitare incontri, dibattiti, mostre per ricordare le atrocità del passato e, soprattutto, dove creare occasioni di dialogo e di confronto fra le culture e per educare i giovani a superare le barriere linguistiche, culturali, sociali e perché la barbarie del XX secolo che vide nella Shoah il segno del massimo degrado dell’umanità, non possa ripetersi”.
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