Città del Vaticano , 07 February, 2024 / 11:00 AM
Domenica prossima 11 febbraio sarà canonizzata di Mama Antula, laica consacrata che promosse gli Esercizi Spirituali in Argentina quando era impossibile alla Compagnia di Gesù perché soppressa. Alla santa donna "gesuita" la Pontificia Università Gregoriana dedica un convegno giovedì 8 febbraio. Consacrata con voti privati, la beata María Antonia visse come laica consacrata in comunità, secondo la spiritualità ignaziana, e fondò la Casa di Esercizi di Buenos Aires.
Dopo l’espulsione dei gesuiti dai territori della Corona di Spagna, Mama Antula peregrinò nelle regioni povere del nord-est argentino promuovendo di città in città gli esercizi spirituali ignaziani. In soli otto anni riuscì a offrire gli esercizi spirituali per oltre 70mila persone. Tra i relatori Alicia Fraschina, di Mons. Ernesto Giobando S.J. e la postulatrice Silvia Correale. L’evento è promosso dal Collegio Sacerdotale Argentino, dalla Chiesa nazionale argentina Maria Santissima Addolorata e dal Centro di Spiritualità Ignaziana della Gregoriana.
Buenos Aires in queste ore è in fermento e l'arcivescovo di Buenos Aires, Jorge García Cuerva, ha invitato a "condividere insieme la gioia della canonizzazione della prima santa argentina, che tutti conosciamo come Mama Antula". Era "una donna laica del XVIII secolo", la cui vita ha note "molto buone, molto importanti e molto necessarie per la nostra epoca".
"Da un lato, una santa audace, impegnata nel suo tempo, che si è giocata a fondo per quello che voleva, che era fondamentalmente portare avanti gli esercizi spirituali di san Ignazio, per il suo grande amore per Gesù. In secondo luogo, una santa che viveva l'idea di comunità, perché sapeva che il Vangelo era per tutti. Ecco perché si dice che nei suoi esercizi spirituali partecipava la famiglia del viceré, persone dell'aristocrazia di Buenos Aires, ma anche persone comuni, persone semplici, perché lei riuniva tutti come fratelli in quegli esercizi spirituali". Infine "era una santa allegra; una donna laica allegra".
Dicono che tra le loro devozioni speciali ci fosse la devozione a San Felipe Neri, proprio il santo della gioia. "Da un lato, ringraziamo Dio per questa nuova santa, e dall'altro la ringraziamo per la sua testimonianza di vita, e allo stesso tempo chiediamo a Mama Antula di regalarci l'audacia e la creatività apostolica che ha avuto, che ci dia l'idea della fraternità e di vivere in comunità, con tutti, perché siamo fratelli al di là delle nostre differenze; e che ci dia - perché ne abbiamo molto bisogno - la gioia".
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