Città del Vaticano , 01 February, 2024 / 1:00 PM
Un incontro di venti minuti, per suggellare lo scambio degli strumenti di ratifica dell’accordo che ha avuto luogo il 29 gennaio. Papa Francesco ha incontrato l’1 febbraio Patrice Émery Trovoada, Primo Ministro di São Tomé e Principe, il quale ha avuto poi un bilaterale nella Segreteria di Stato dove aveva scambiato gli strumenti di ratifica.
La Repubblica Democratica di Sao Tomé e Principe e Santa Sede hanno piene relazioni diplomatiche dal 1984, e dunque quest’anno si festeggia il 40esimo anniversario delle relazioni. E la celebrazione è avvenuta con la ratifica di un accordo firmato il 15 agosto 2023, la Santa Sede ha firmato l’accordo con la Repubblica Democratica di Sao Tomé e Principe. L’accordo è entrato in vigore lo scorso 29 gennaio.
L’accordo è il numero 215 della Santa Sede con uno Stato, e rientra nell’ampia casistica di accordi o concordati che la Santa Sede sigla con le nazioni con cui ha rapporti bilaterali per definire meglio il ruolo e le competenze della Chiesa nello Stato.
Per quanto riguarda accordi e concordati, si contano 261 accordi bilaterali della Santa Sede. Tra questi, alcuni sono modifiche di accordi, mentre altri sono accordi ancora in vigore. In tutto, secondo una relazione, ci sono 214 concordati e accordi tra la Santa Sede e 74 nazioni, e di questi 154 accordi sono stipulati con 24 nazioni europee.
Al termine dell’incontro, Papa Francesco ha donato al Primo Ministro una scultura in bronzo dal titolo “Dialogo tra generazioni”, i volumi dei documenti papali, il messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace 2024 e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020.
Da parte sua, Trovoada ha regalato quattro acquerelli che raffigurano la tradizione teatrale Tchilioli di São Tomé e Principe e un volume che la descrive.
Dopo l’incontro con Papa Francesco, Trovoada è stato per un bilaterale in Segretaria di Stato, incontrandosi con il Cardiale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e monsignor Mirosław Wachowski, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati.
“Nel corso dei cordiali colloqui – si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede - sono state rilevate le buone relazioni tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe, e ci si è soffermati su alcuni aspetti della situazione politica e socio-economica del Paese, specialmente sulla collaborazione in campo educativo e sanitario. Nel prosieguo della conversazione, vi è stato anche uno scambio di opinioni sull’attualità internazionale, con particolare riferimento ai problemi di sicurezza nei Paesi del Continente Africano”.
L’accordo definisce il riconoscimento della personalità giuridica della Chiesa cattolica e delle istituzioni ecclesiastiche nella Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe, nonché la definizione del quadro giuridico dei rapporti tra la Chiesa e lo Stato.
L’accordo è stato redatto in lingua italiana e portoghese, e consta di 28 articoli. Lo scambio degli strumenti di ratifica è avvenuto tra l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, e Gareth Haddad do Espírito Santo Guadalupe, ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione e delle Comunità della Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe.
Secondo la Sala Stampa della Santa Sede, l’accordo “consolida ulteriormente i vincoli di amicizia e di collaborazione esistenti tra le due Parti, le quali, pur salvaguardando l’indipendenza e l’autonomia che sono loro proprie, si impegnano a collaborare per il benessere spirituale e
materiale della persona umana, così come per la promozione del bene comune”.
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