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Un servizio di EWTN News

Dalle diocesi, è iniziata, questa settimana, la visita ad limina dei vescovi italiani

E’ iniziata, questa settimana, la visita ad limina dei vescovi italiani. Si tratta di un incontro periodico che i presuli compiono presso gli uffici della Santa Sede e dal Papa. Una vera radiografia della Chiesa locale, che ogni Conferenza episcopale affronta con una cadenza temporale di almeno cinque anni. L’ultima, per le diocesi italiane è stata nel 2013. Visita ad limina apostolorum significa visita alle soglie degli Apostoli, per “videre Petrum”, incontrare Pietro, compiere un pellegrinaggio alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa di Roma, ed esprimere e rafforzare l’unità e la collegialità della Chiesa. Nelle prossime settimane e mesi i vescovi delle 16 Regioni ecclesiastiche italiane saranno impegnati, in base alla suddivisione del territorio ecclesiastico in questo pellegrinaggio.

“Il Papa e la Chiesa di Roma hanno sempre segnato in profondità il cristianesimo italiano”, ha detto lunedì scorso il card. Matteo Zuppi, presiedente della Cei e arcivescovo di Bologna, ricordando lo statuto in cui si cita “il particolare legame che unisce la Chiesa in Italia al Papa, Vescovo di Roma e Primate d’Italia”, che “qualifica in maniera peculiare la comunione della Conferenza con il Romano Pontefice”. “Con questo spirito e consci del rapporto privilegiato che lega le nostre Chiese con il Papa – ha quindi aggiunto - stiamo vivendo da oggi la visita ad limina”, un momento che “rende ancora più manifesta la collegialità quale dimensione necessaria e insostituibile per la Chiesa sinodale”: “il nostro venire a Roma è, pertanto, un’opportunità per portare ad limina Petri la ricchezza, la bellezza, ma anche le fatiche dei nostri vissuti ecclesiali e del nostro camminare insieme. Allo stesso tempo, incontriamo il vescovo di Roma per condividere con lui le sfide odierne per l’annuncio del Vangelo, accogliendo come consegna la sua parola per tutte le nostre Chiese. E tutto questo in uno stile di grande franchezza, requisito essenziale per una Chiesa che voglia essere tutta sinodale”.

I primi ad incontrare la Curia Romana e papa Francesco sono stati i 16 vescovi della Conferenza Episcopale del Piemonte e Valle d’Aosta che in questi giorni (la visita si concluderà oggi, ndr) stanno avendo incontri con i Dicasteri vaticani, il Tribunale della Rota Romana, la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, la Segreteria generale del Sinodo e la Segreteria di Stato e giovedì 25 gennaio l’udienza con il Pontefice. In occasione di questa visita ogni Vescovo ha presentato una “Relazione sullo stato della diocesi”, per consentire al Papa e ai suoi collaboratori di condividere informazioni, problemi, esperienze, progetti di lavoro e di vita. Da lunedì prossimo arriveranno  i dieci vescovi della Lombardia, guidati dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini che si fermeranno a Roma fino al 3 febbraio. Dal 5 sarà la volta dei presuli della Conferenza Episcopale del Triveneto. Sempre a febbraio la visita ad limina dei vescovi dell’Emilia Romagna guidati dal card. Zuppi, dal 26 febbraio al 3 marzo 2024.

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