Città del Vaticano , 18 January, 2024 / 2:00 PM
Un convegno di studi, una messa e un concerto per commemorare un personaggio che la Chiesa cattolica ricorda per il ruolo storico in un periodo politicamente complesso. Si tratta del Cardinale Ercole Consalvi, diacono e Segretario di Stato vaticano nell’epoca napoleonica e post napoleonica.
Era l’epoca di Papa Pio VII, dell’esilio, ma anche quella della restaurazione che arriva con Leone XII anche se per poco. Consalvi è l’uomo della difesa della autonomia della Santa Sede, in politica ma anche nel mondo della cultura.
Il convegno, organizzato dalla Segretaria di Stato e dal Pontificio Comitato di scienze storiche, per due giorni mette in luce i vari aspetti della sua vita pubblica.
Per i 200 anni dalla morte avvenuta a gennaio del 1824, le iniziative sono una collaborazione tra Vaticano ed Inghilterra.
Con l’occasione viene anche ripubblicata una edizione della Memorie. Un vero modo per comprendere come il “consalvismo” si sia sviluppato.
Ci sarà un momento liturgico al Pantheon in onore di Consalvi e la messa a San Marcello al Corso dove il cardinale è sepolto.
Si narra che le sue ultima parole prima di morire fossero: io sono tranquillo. Il che fa capire il personaggio che pure aveva attraversato uno dei momenti più turbolenti della storia del Papato.
Un ruolo importante nelle celebrazioni lo ha il Collegio inglese perchè si ricorda la visita del cardinale Ercole Consalvi nel Regno Unito nel giugno 1814, in preparazione del Congresso di Vienna che segnò un vero e proprio punto di svolta nella storia delle relazioni anglo-pontificie dopo lo scisma.
Ercole Consalvi ha fatto scuola e suoi epigoni possono essere considerati Rampolla, Gasparri e Pacelli, ed è anche utilizzato per indicare la visione delle relazioni Stato-Chiesa che privilegia il rapporto diretto tra Santa Sede e governi statuali, scavalcando gli episcopati nazionali per trovare soluzioni. Un atteggiamento che sacrifica appoggi precedenti della Chiesa (come ad esempio l’Action française all'epoca), è stato negli ultimi anni definito, a partire dalla storiografia francese, con l’appellativo “consalvismo”. Ma certo oggi non si possono "saltare" le istanze locali e far dialogare solo il Papato con i vertici degli stati. Il segretario per gli Stati del Vaticano Gallagher dice che comunque è un uomo che è fonte di ispirazione soprattutto perché ha avuto fede nella sua missione.
Inoltre KTO ha prodotto un documentario che è in onda il 22 gennaio.
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