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Un servizio di EWTN News

I Cardinali elettori, dopo il concistoro saranno 136

Il prossimo primo ottobre – il giorno successivo al nono concistoro del pontificato di Papa Francesco ed 80° compleanno del Cardinale Patrick D’Rozario – il Sacro Collegio, limitatamente ai cardinali elettori in un futuro conclave, vedrà la presenza di 136 porporati con meno di 80 anni e pertanto a norma del Motu proprio Ingravescentem Aetatem di San Paolo VI ammessi a partecipare ad una futura elezione papale. Il più giovane del Collegio è l’italiano 49enne Giorgio Marengo, Prefetto Apostolico di Ulan Bator. Il più anziano l’argentino Leonardo Sandri, Prefetto emerito del Dicastero per le Chiese Orientali e Vice Decano del Collegio Cardinalizio, che compirà 80 anni il prossimo 18 novembre.

La quota di 136 supera di 16 unità la soglia di 120 prevista da Papa Paolo VI e confermata da Giovanni Paolo II per il numero di elettori in conclave, ma il Papa può ovviamente derogarvi. Già a fine 2023 si scenderà a 132 con il raggiungimento degli 80 anni da parte dei Cardinali Sandri, Yeom Soo-jung, Zerbo e Cipriani Thorne.

L’Europa conta 55 porporati, con l’Italia al primo posto per numero di rappresentanti 16 cardinali. L’America del Nord arriva a 17 elettori, l’America Centrale è ferma a 5 e l’America Meridionale sale a 17. Complessivamente l’intero continente americano ottiene 39 porporati. L’Asia tocca quota 21 cardinali elettori, l’Africa 18 mentre l’Oceania rimane stabile con 3 berrette rosse.

Come detto l’Italia è ancora il Paese con la rappresentanza più numerosa anche se i cardinali residenziali risultano essere una minoranza: Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo metropolita di Siena-Colle Val d'Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza; Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna; Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; Oscar Cantoni, Vescovo di Como; Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo metropolita de L'Aquila; Giuseppe Betori, Arcivescovo metropolita di Firenze. A loro si aggiunge Francesco Montenegro, Arcivescovo metropolita emerito di Agrigento. Gli altri italiani sono i curiali Mauro Gambetti, Pietro Parolin, Marcello Semeraro, Claudio Gugerotti, Fernando Filoni e Mauro Piacenza. Completano il quadro il Nunzio Apostolico in Siria Mario Zenari, il Patriarca di Gerusalemme dei Latini Pierbattista Pizzaballa e il già menzionato Giorgio Marengo, Prefetto Apostolico di Ulan Bator.

La rappresentanza curiale – al netto degli emeriti - conta 16 berrette rosse: Pietro Parolin, Segretario di Stato; Luis Antonio Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero l’Evangelizzazione; Victor Manuel Fernandez, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede; Konrad Krajewski, Prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità; Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali; Artur Roche, Prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi; Robert Francis Prevost, Prefetto del Dicastero per i Vescovi; Lazarus You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il Clero; Joao Braz de Aviz, Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita e Camerlengo di Santa Romana Chiesa; José Tolentino Calaça de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione; Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore; Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; Mauro Gambetti, Presidente della Fabbrica di San Pietro.

Dei 136 cardinali elettori la stragrande maggioranza è stata creata durante il pontificato di Papa Francesco: ben 98. Sono 29 quelli creati da Papa Benedetto XVI e solo 9 quelli che hanno ricevuto la porpora da San Giovanni Paolo II: Philippe Barbarin, Josip Bozanic, Luis Cipriani Thorne, Peter Erdo, Marc Ouellet, Polycarp Pengo, Vinko Pulijc, Christoph Schonborn, Peter Turkson.  Tutti emeriti esclusi Cardinali Erdo e Schonborn, rispettivamente Arcivescovi metropoliti di Budapest e Vienna.

In un futuro conclave – ad oggi almeno – saranno rappresentati nella Cappella Sistina 16 nazioni che mai avevano avuto un loro esponente durante l’elezione papale: Haiti, Panama, Capo Verde, Tonga, Repubblica Centrafricana, Guatemala, Papua Nuova Guinea, Svezia, Laos, Lussemburgo, Ruanda, Timor Est, Singapore, Paraguay, Sud Sudan, Malesia.

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